Cultura

Tutti i Santi giorni, 20 novembre: Cristo Re

La solennità del Cristo Re per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 20 novembre.

La solennità del Cristo Re per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 20 novembre.

Il 20 novembre di quest’anno ricorre la solennità del Cristo Re. Al termine dell’Anno liturgico si celebra la trentaquattresima domenica del cosiddetto «Tempo ordinario». La solennità mobile, che cade di norma negli ultimi dieci giorni di novembre, è dedicata a Gesù Cristo Re dell’universo, Signore della storia, degli inizi e della fine dei tempi, a cui tutti gli uomini e le altre creature sono soggette; l’Alfa e l’Omega. L’appellativo di Cristo Re ha origine da alcuni passi biblici: nel Nuovo Testamento Gesù viene detto Re, Re dei Giudei, Re d’Israele, Re dei re per un totale di 35 volte, soprattutto nei racconti della Passione, e Figlio di Davide altre 12 volte. L’attributo della regalità era correlato al Messia atteso dagli Ebrei, considerato discendente ed erede proprio del re Davide. Nel Vangelo di Matteo (Mt 1,1-16) e in quello di Luca (Lc 3,23-38) viene riportata una genealogia dettagliata di Gesù, che, sebbene risulti discordante, ha l’intento di attribuirgli una discendenza davidica, dunque regale e messianica. L’istituzione della festa fu introdotta da Pio XI con l’enciclica Quas primas dell’11 dicembre 1925, a coronamento del Giubileo che si celebrava in quell’anno: il Papa spiegò che il Regno di Cristo è principalmente spirituale, come ripetuto da Gesù stesso più volte. Davanti a Ponzio Pilato Egli affermò: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». (Gv 18,36) Il pontefice aggiunse però che Cristo ha potere su tutte le cose temporali, dato che ha ricevuto dal Padre un diritto assoluto sul creato, in modo che tutto soggiaccia al suo arbitrio; tuttavia, finché fu sulla terra si astenne dall’esercitare tale potere, permettendo che gli uomini se ne servano debitamente, secondo la Sua parola. Il Suo regno troverà pieno compimento alla fine dei tempi con la parusia, la seconda venuta di Cristo, quando, come Sommo Giudice e Re, verrà a giudicare i vivi ed i morti, separando “le pecore dai capri” (Mt 25, 31).

Nell’iconografia cristiana l’immagine che più di tutte rappresenta il Cristo Re è quella del Pantocratore (Παντοκράτωρ). Si tratta di una raffigurazione di Gesù tipica dell’arte bizantina che, a partire dal VI secolo, diventa comune in tutti i campi artistici. Sulla scia delle scene della corte imperiale, viene ritratto in atteggiamento maestoso e severo, a volte seduto su un trono, nell’atto di benedire con le tre dita della mano destra, secondo l’uso ortodosso, mentre spesso con la sinistra regge il libro delle Sacre Scritture. Nel periodo tardo antico, con la secolarizzazione del culto cristiano e il distacco definitivo dalla tradizione ebraica, si diffusero rappresentazioni dirette di Gesù. Il suo volto venne inizialmente raffigurato come quello di un giovane imberbe con i capelli corti e tale modello rimase in uso fino al VI secolo, con una successiva ripresa in età carolingia. Dal IV secolo apparve il Gesù barbuto, con i capelli lunghi, diventato poi la raffigurazione tradizionale del Cristo. Il cambiamento fu probabilmente influenzato in Oriente dal Mandylion, un telo venerato dalle comunità cristiane orientali, sul quale era raffigurato il volto di Gesù; ritenuto di origine miracolosa era detto acheropita, cioè “non fatto da mano umana”. In Occidente la nuova iconografia si basò sulla Sindone, sul Volto Santo di Lucca – un grande crocifisso su cui ancora si dibattono interpretazioni e si narrano leggende – sul Volto Santo di Sansepolcro, sul Volto di Cristo all’interno del pontificio santuario della Scala Santa a Roma e sul celebre “velo della Veronica”, esposto nella Basilica di San Pietro a Roma fino al 1600 circa, che secondo la tradizione è quello venerato oggi a Manoppello col nome di Volto Santo. Un’altra raffigurazione codificata del Cristo re è quella che lo vede generalmente rappresentato frontalmente, vestito di tunica bianca, stretta in vita da una cintura, e mantello quasi sempre rosso bordato d’oro, poggiato sulla spalla sinistra; nelle mani regge il globo e lo scettro; sul capo ha la corona. Gesù è per lo più circondato da angeli, dagli Evangelisti o dai loro simboli, oppure dai 24 vegliardi dell’Apocalisse.

leggi anche
Cultura
Tutti i Santi giorni, 19 novembre: Santa Matilde di Hackeborn
Cultura
Tutti i Santi giorni, 18 novembre: Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo
Cultura
Tutti i Santi giorni, 17 novembre: Sant’Elisabetta d’Ungheria
Cultura
Tutti i Santi giorni, 16 novembre: Santa Margherita di Scozia
Cultura
Tutti i Santi giorni, 15 novembre: Sant’Alberto Magno
Cultura
Tutti i Santi giorni, 21 novembre: la Presentazione della Beata Vergine Maria
Cultura
Tutti i Santi giorni, 22 novembre: Santa Cecilia
Cultura
Tutti i Santi giorni, 24 novembre: Sant’Andrea Dung-Lạc e compagni
Cultura
Tutti i Santi giorni, 25 novembre: Santa Caterina d’Alessandria
Cultura
Tutti i Santi giorni, 4 dicembre: Santa Barbara
Cultura
Tutti i Santi giorni, 8 dicembre: Immacolata Concezione