Sant’Andrea Dung-Lạc e compagni per la rubrica “Tutti i Santi giorni del 24 novembre”.
Il 24 novembre si commemorano Sant’Andrea Dung-Lạc e compagni. Sant’Andrea Dung-Lạc nacque intorno al 1795 da famiglia vietnamita poverissima, tanto che fu venduto ancora infante a un catechista cattolico che lo allevò e, apprezzatane la vivace intelligenza, lo avviò agli studi ecclesiastici. Andrea fu ordinato presbitero il 15 marzo 1823. Mentre era parroco di Ké-Dam, i pagani gli distrussero la casa ed egli fu obbligato a ritirarsi a Ké-Sui, da dove si recava presso i fedeli per amministrare i Sacramenti. Qui venne arrestato una prima volta, ma fu riscattato dalla generosità dei cristiani, che offrirono al Mandarino tre verghe d’argento. Per poter continuare il suo ministero cambiò il nome di Dung in quello di Lac e passò a un’altra prefettura, spingendosi audacemente nelle pericolose province di Hanoi e di Nam-Dinh. Imprigionato una seconda volta, fu condannato a morte per decapitazione per non aver abiurato la sua fede e rinnegato la Croce. Insieme a lui, il 21 dicembre 1839, fu ucciso un altro presbitero, Pietro Truong van Thi, che lo aveva ospitato. La figura di Sant’Andrea Dung-Lac, per la particolare devozione di cui gode in Vietnam, è stata scelta dal Martirologio Romano per rappresentare 117 martiri vietnamiti tra gli oltre 110.000 fedeli perseguitati e uccisi. Di questo immane numero di eroi della fede, la Chiesa ha selezionato quelli di cui è stato possibile ricostruire la vita e accertare il martirio: il 27 maggio 1900 papa Leone XIII ha beatificato un iniziale gruppo di 64 membri; San Pio X ha sancito il martirio di altri due gruppi, tra cui otto appartenenti all’Ordine Domenicano, il 20 maggio 1906 e poi un altro gruppo il 2 maggio 1909, composto da 20 persone. Pio XII, infine, ha beatificato un quinto e ultimo gruppo, di 25 martiri, il 29 aprile 1951. Il 18 aprile 1986 è stato emesso il decreto con cui le cause dei 117 martiri totali confluivano in una sola; in seguito al decreto “de signis” del 5 giugno 1986, che sanciva la perdurante fama di segni e miracoli relativi a tutti quei martiri, San Giovanni Paolo II li ha canonizzati il 19 giugno 1988. Furono inoltre dichiarati Patroni del Vietnam con la Lettera apostolica «Si quidem cunctis» del 14 dicembre 1990. Il gruppo comprende: 8 vescovi, 50 sacerdoti, 59 laici – tra cui medici, militari e comuni cittadini -. La storia del cattolicesimo in Vietnam iniziò nel secolo XVI con padre Alexandre de Rhodes, gesuita francese, considerato il primo apostolo di quella Chiesa asiatica, allora divisa in tre distinte regioni: Tonchino, Annam e Cocincina. Nel 1645, padre de Rhodes fu espulso e da allora insorsero varie persecuzioni, alternate a periodi di pace: nei momenti di tregua, i missionari di varie congregazioni si stabilivano nel territorio, istituendo le “Case di Dio” per la formazione del clero locale e dei catechisti. Dal 1645 al 1886 si ebbero ben 53 editti contro i cristiani, con la morte di circa 113.000 fedeli. Durante il regno di Minh Mang, che regnò dal 1821, la persecuzione divenne spietata: anche chi osava solo nascondere i cristiani veniva condannato a morte.
Nell’immagine di copertina, si presenta il dipinto realizzato nel 1989 in occasione della canonizzazione dei Santi Andrea Dung Lac, sacerdote e compagni martiri, esposto durante la proclamazione in piazza San Pietro a Roma.
