Autostrade

Pedaggi A24 A25, la corsa infinita contro gli aumenti

Autostrade e pedaggi A24 A25, dal MIT rassicurano: "Al lavoro per evitare aumenti" e riunione con i sindaci aggiornata entro fine anno. Tuttavia, in attesa di una soluzione definitiva, la polemica non si placa: i primi cittadini pronti alla protesta del 29 novembre

Autostrade e pedaggi A24 A25, dal MIT rassicurano: “Al lavoro per evitare aumenti” e riunione con i sindaci aggiornata entro fine anno. Tuttavia, in attesa di una soluzione definitiva, la polemica non si placa: i primi cittadini pronti alla protesta del 29 novembre.

Chi pensava che il caos autostrade si risolvesse con l’ultimo, in ordine di tempo, pronunciamento del Tar sulla gestione di A24 e A25, era stato ottimista. Ieri, a Roma, alcuni sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo sono stati ricevuti dal neo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, per un “incontro informale” finalizzato ad un aggiornamento sulla situazione relativa ai pedaggi A24 A25. Come spesso accade, infatti, verso la fine dell’anno torna a rimbombare l’allarme per l’aumento delle tariffe autostradali di Lazio e Abruzzo. Copione ripetuto anche quest’anno, con il fronte dei sindaci – da anni in lotta per la questione autostrade – che ha annunciato da giorni una manifestazione di protesta proprio davanti alla sede del Ministero, in programma per il prossimo 29 novembre. Parallelamente è arrivata la convocazione dei primi cittadini a Roma, ma – come riportato in una nota proveniente proprio da fonti del MIT – non era particolarmente nutrita la presenza degli amministratori. 
Questi i presenti: Mariano Calisse, presidente della Provincia di Rieti e Sindaco di Borgorose, Giuseppe Serratore vicesindaco di Casape, Giuseppe Buccella sindaco di Ortona dei Marsi, Francesco D’Amore sindaco di Fagnano Alto. Ha partecipato, tra gli altri, anche il consigliere regionale abruzzese Antonietta La Porta.
Sull’esito dell’incontro, invece, la stessa nota specifica: “L’obiettivo è organizzare una riunione istituzionale entro la fine dell’anno, aggiornando i progetti sulla A24/A25 e lavorando per evitare l’aumento delle tariffe”. 

Arriva poi, nella tarda serata, una nota a firma di 107 sindaci, con a capo Velia Nazzarro, primo cittadino di Carsoli, in cui sottolineano che “il gruppo, ad oggi, non ha ancora ricevuto alcun riscontro alle note inviate al Mit e che i quattro Amministratori delle due Regioni che, nella giornata odierna, hanno incontrato il Ministro Salvini, non rappresentavano il gruppo della “A24/A25” non avendo ricevuto alcuna delega
in tal senso. Pertanto, i Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo restano in attesa di una convocazione ufficiale da parte del Mit e confermano, nel caso in cui il “silenzio” del Ministro dovesse perdurare, la manifestazione fissata per il 29 Novembre 2022 nei pressi del Ministero dei Trasporti.

Precisiamo che, ad oggi, le tariffe dei pedaggi A24 A25 risultano congelate fino al 31 dicembre 2022. A stabilirlo era stato il Decreto Trasporti, approvato dal Consiglio dei Ministri nel giugno scorso, prorogando il precedente provvedimento che vedeva gli aumenti bloccati fino al 30 giugno dell’anno corrente.
Ora, con la fine del 2022 vicina, il dibattito si è riacceso, con attori in parte cambiati e non mancano gli scontri che, in questi giorni, hanno visto il fronte dei sindaci ribadire l’appuntamento con la protesta del 26 novembre e le stesse fonti del MIT evidenziare la convocazione dell’incontro poi tenutosi nella mattina di ieri, giovedì 24 novembre, con il neo ministro Salvini.
Le certezze, allora, al momento restano due: il nuovo incontro entro fine anno a Roma, di cui ha dato notizia il MIT per fare nuovamente il punto sulla questione autostrade, e la manifestazione del fronte battagliero dei primi cittadini domani, il 29 novembre.

La guerra giudiziaria per la concessione

Mentre si attende, allora, di avere certezze sul caro pedaggi A24 A25, ricordiamo le vicissitudini che hanno visto protagoniste le autostrade di Lazio e Abruzzo solo negli ultimi mesi.
Va avanti la guerra giudiziaria sulla revoca della concessione di A24 e A25 a Strada dei Parchi, avvenuta il 7 luglio scorso.
All’azione forte messa in campo dal Consiglio dei Ministri segue una risposta immediata da parte di Strada dei Parchi, che presenta ricordo al Tar del Lazio e ottiene l’accoglimento da parte del Tribunale amministrativo solo cinque giorni dopo. Era stato il Consiglio di Stato a ribaltare tutto, annullando inoltre la sospensiva del tar del Lazio (che aveva riportato la gestione nelle mani di Sdp). Quindi, il nuovo ricorso presentato da Strada dei Parchi il 20 settembre, quando si è tenuta l’udienza di merito a Roma sulla revoca per “gravi inadempienze della concessione delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 nei confronti di Strada dei Parchi, del gruppo industriale abruzzese Toto”.  L’ultima decisione era stata del Tar del Lazio che, attraverso un’ordinanza, ha respinto le richieste avanzate da Sdp, confermando il subentro di Anas nella gestione delle arterie autostradali.

A24 e A25, il TAR respinge il ricorso di Strada dei Parchi: gestione resta ad ANAS

Se, tuttavia, sul fronte della gestione è stata l’e concessionaria a incassare l’ultimo colpo, non ci sarà alcun pignoramento a carico di Strada dei Parchi. Infatti, il Tribunale civile di Roma, ha respinto l’istanza di Anas di immediata esecuzione del decreto ingiuntivo di 75 mln nei confronti di Sdp. I giudici hanno ribadito il diritto, da parte dell’ex concessionaria, alla compensazione: come riporta Il Centro, infatti, secondo l’ex gestore i crediti vantati nei confronti di Anas e del Ministero per le Infrastrutture e per i Trasporti sono superiori ai debiti registrati nel periodo di gestione.

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