Politica

Regione Abruzzo, il Rendiconto generale passa in commissione ma è scontro tra maggioranza e opposizione

Il Rendiconto generale per l'esercizio 2021 approvato a maggioranza tra le polemiche. Il Consiglio regionale slitta alla settimana prossima.

L’AQUILA – Il Rendiconto generale per l’esercizio 2021 approvato a maggioranza tra le polemiche.

Si è chiuso con l’approvazione a maggioranza del testo, il confronto in Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali” sul progetto di legge dedicato al “Rendiconto Generale per l’esercizio 2021”. Una seduta iniziata giovedì 24 novembre alle ore 10.00 e conclusa poco dopo la mezzanotte. “I Commissari hanno dimostrato senso di responsabilità e attaccamento ai doveri istituzionali – dichiara a margine della Commissione, il presidente Fabrizio Montepara – I toni della discussione non sempre sono stati pacati, ma questa Presidenza ha garantito a tutti, anche agli oppositori più accesi, la possibilità di esprimere il proprio pensiero nel rispetto delle regole. L’approvazione del rendiconto è propedeutica alla prossima sessione di bilancio che vedrà questa Commissione in prima linea nella definizione dei fabbisogni futuri della Regione”.

I “toni non sempre pacati” si riferiscono all’acceso scontro tra maggioranza e opposizione che ha allungato i lavori più del previsto, con il conseguente aggiornamento del Consiglio regionale previsto per ieri a martedì 29 novembre, alle ore 15.00.
Intanto scambio di accuse tra maggioranza e opposizione. “Da questa mattina alle 10, – hanno sottolineato in corso d’opera i capigruppo di maggioranza di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Valore è Abruzzo, Azione Politica, – la maggioranza sta pazientemente lavorando in Commissione bilancio, assistendo ad un insensato ostruzionismo delle opposizioni al ‘rendiconto 2021’ parificato dalla Corte dei Conti. Il rendiconto è atto obbligatorio e propedeutico all’approvazione dell’assestamento di bilancio. Aldilà di vaneggiamenti sui fondi a pioggia, tra l’altro non ci sono emendamenti presentati, la volontà della maggioranza è finanziare il TPL, i fondi a sostegno delle marinerie, delle spese energetiche degli impianti sportivi, i lavori per le riqualificazioni delle case dello studente di Chieti e Pescara ed altri interventi dall’alto valore economico e sociale. Ammantare di nobiltà una battaglia sterile, richiedendo fondi per il caro-bollette, su cui è intervenuto il Governo, serve solo a nascondere una grave perdita di tempo per la Regione”.
Da parte sua, l’opposizione ha rivendicato il “costruzionismo“, annunciando di voler mettere in campo su questo tema un piano, sotto forma di emendamento, che vale 93 milioni, le cui coperture sono già state individuate: “Stiamo portando avanti una battaglia senza precedenti – ha commentato Domenico Pettinari (M5S) – per difendere  famiglie e piccole partite Iva dai danni generati dalla crisi energetica. All’inerzia di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia rispondiamo con il Costruzionismo a tutela dei cittadini. Questi signori hanno stanziato zero euro per aiutare chi ha bisogno per pagare le bollette e questo non è accettabile. Sono decine di giorni che cittadini, parti sociali e sindacati stanno chiedendo un sostegno e il centrodestra rimane sordo a queste richieste. Noi continueremo a tenerli in commissione fin quando non ascolteranno la voce di un territorio che non ha più parole. E sia chiaro che siamo pronti anche a restare tutta la notte se necessario”.
“Non potete dirci che il rendiconto è un documento oggettivo da accettare senza essere discusso, – ha commentato anche il consigliere regionale Americo Di Benedetto – perché è il risultato dell’indirizzo politico espresso nel Bilancio previsionale della Regione Abruzzo per il 2021. La Commissione Bilancio è deputata a controllare che ci sia un riscontro tra l’indirizzo
politico e la reale azione di governo. A questo punto noi vorremmo delle risposte dal soggetto che ha gestito il bilancio quest’anno, ossia l’Assessore  Guido Liris, oggi assente. C’è un’altra osservazione, quella legata ai debiti fuori bilancio che incideranno sull’annualità 2022. Sarebbe utile avere delle risposte riguardo la responsabilità politica di alcuni di questi debiti, che ha comportato il ritardo nel riconoscimento degli stessi da parte del Consiglio Regionale. Sappiamo bene, che quando si discute e poi si approva il rendiconto, la prima certificazione ad essere presentata, deve essere quella relativa  all’inesistenza dei debiti fuori bilancio nella struttura di governo. Non comprendiamo perché non riusciamo per problemi politici, nonostante la parte tecnica sia già venuta a dirci della legittimità del loro riconoscimento, a venirne a capo.”

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