L’AQUILA – Il Bilancio di previsione 2023-2025 del Consiglio regionale all’attenzione dell’assemblea. Torna in scena lo scontro tra maggioranza e opposizione.
Riunione piuttosto vivace, domani, 29 novembre, quando a Palazzo dell’Emiciclo si discuterà del Bilancio di previsione 2023-2025 del Consiglio regionale, su cui le opposizioni hanno annunciato battaglia, dandone un assaggio in Commissione Bilancio, finita a tarda ora, la settimana scorsa, con il Consiglio slittato appunto a domani.
Non mancheranno scintille, perché se le stesse opposizioni hanno annunciato che continueranno la propria battaglia nel segno del “costruzionismo”, termine coniato dal vicepresidente in quota opposizione, Domenico Pettinari, per indicare una sorta di ostruzionismo costruttivo, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha dettato una linea ben precisa alla sua maggioranza: “Non permetteremo all’opposizione di bloccare l’azione di un governo regionale democraticamente eletto”. Che, in soldoni, vuol dire che la maggioranza utilizzerà tutti i mezzi a disposizione per non farsi rallentare ulteriormente negli ultimi adempimenti dell’anno, tra cui appunto il Bilancio di previsione del Consiglio regionale in discussione domani; tra questi strumenti, i sub emendamenti “a tagliola” che mirano a togliere dalla discussione la miriade di emendamenti che verranno proposti dall’opposizione.
Il canovaccio è ormai noto ed è pronto a ripetersi: l’opposizione presenterà gli emendamenti, la maggioranza farà scattare “la tagliola” e ripartiranno le polemiche sulla contrizione del dibattito politico su un atto qualificante del governo regionale. Tutto già visto, se non fosse per il contesto politico in cui lo scontro si ripropone.
Mentre l’opposizione si compatta contro il bilancio di previsione, infatti, la maggioranza ritrova uno spirito unitario che pubblicamente non è mai mancato, ma che con i nuovi equilibri usciti dalle elezioni politiche rischia di far registrare qualche fibrillazione di troppo. Se la sostituzione dell’assessore Guido Liris, al momento ancora prematura, non dovrebbe causare mal di pancia, in quanto sembra pacifico il cambio con un altro esponente di FdI, presumibilmente Mario Quaglieri, che diventerà consigliere comunale “effettivo” e non più supplente, proprio con l’addio di Liris, proiettato esclusivamente sul Senato, qualche problema potrebbe giungere da Forza Italia che tra federazioni e possibili nuovi ingressi nel partito, evidentemente mira a soffiare un assessorato alla Lega. Il presidente Marsilio lo ha già detto: i conti si fanno con gli equilibri usciti alle elezioni regionali. E fino ad oggi sembrano essere tutti “allineati e coperti”, soprattutto adesso che c’è da respingere il “costruzionismo” delle opposizioni. Passato il pericolo “esterno”, però, e approvati i documenti finanziari in scadenza, per la maggioranza di centrodestra sarà di nuovo ora di guardarsi al suo interno e capire davvero come chiudere questo altro anno e mezzo di legislatura.
Intanto domani scatteranno le “tagliole” contro l’opposizione. Per l’anno nuovo si verificherà se sono in preparazione altre “trappole”, ben più pericolose per il centrodestra abruzzese.
