Sulla tavola di Natale decorazioni, ricordi e amore: la ricetta felice di Angelo e Umberto

Una tavola speciale per Natale: decorazioni e dettagli provenienti da tutto il mondo, ricordi di una vita, di viaggi speciali, di momenti conservati nel cuore e di creazioni artigianali. Nel cuore di Tussio, il magico Natale di Angelo e Umberto.

C’è il rosso, immancabile, dall’albero alla tavola, fino agli addobbi su mobili e sulle pareti di pietra.
C’è il verde, intenso, che incornicia una tavolata ricca, pronta per essere arricchita da piatti tradizionali e gustosi. Ma c’è, soprattutto, una vita intera sulla tavola di Natale di Umberto e Angelo, due ex dipendenti Alitalia che, dopo aver solcato i cieli di tutto il mondo, hanno scelto l’Abruzzo: innamorati di questa terra e della sua gente.
L’Abruzzo per un altro fantastico viaggio, nella cornice incantevole di Tussio, in una dimora che, giorno dopo giorno, stanno rendendo propria, in ogni angolo.
Vi avevamo raccontato qui la storia di Umberto e Angelo, che hanno lasciato la Toscana, vendendo il loro casale, e sono arrivati in Abruzzo. E a Tussio è cominciata la loro nuova avventura che, in queste settimane di attesa, si veste di una inconfondibile atmosfera natalizia.

C’è un sottotovaglia del 1987, ci sono portatovaglioli acquistati da alcune suore a Bangkok.
“Questa tavola racconta la nostra vita in volo, in giro per il mondo. Ogni oggeto è stato scelto con tanto amore, per fare un esempio, il sottotovaglia è stato acquistato nel 1987 da Bloomingdale’s a New York, insieme a runner e tovaglioli. O ancora tutti questi vecchi sottobicchieri della Coca Cola, ognuno diverso dall’altro, li comprai in un mercatino in Canada“, ricorda Umberto ai microfoni del Capoluogo. E poi c’è il runner abbinato ai tovaglioli, in toni scozzesi, e “i portatovaglioli, a forma di piccoli alberelli, acquistati da alcune suore a Bangkok. Il raccolto era destinato ai bambini orfani. Ogni oggetto è stato scelto per una ragione ben precisa: ovviamente, l’insieme può piacere o non piacere, a seconda dei gusti personali, ma ciò che è certo è che la nostra è una casa amata”, continua Umberto.

“Abbiamo vissuto in volo e la nostra casa, oltre all’aereo, era l’albergo. Forse per questo l’idea di ritrovarsi a casa e personalizzarla, rendendola ospitale, accogliente, curata nei minimi particolari è anche un desiderio di poterla vivere appieno e di condividervi momenti speciali con le persone care. È anche un modo di ricercare valori che ultimamente purtroppo si sono persi”.

Ma come e quando sono arrivati Angelo e Umberto a Tussio?
“Dopo 25 anni passati in Toscana in un casale bellissimo che, purtroppo, nel tempo è diventato troppo impegnativo. Così abbiamo avvertito l’esigenza di spostarci e siamo arrivati in Abruzzo. Fin da subito a conquistarci è stata la gente del posto, nello specifico appunto di Tussio, dove abbiamo trovato una residenza che faceva per noi. Siamo in pochissimi, poco più di 30: tutti ci conosciamo, condividiamo eventi ed esperienze piacevoli”, racconta Angelo.
“È un peccato che l’Abruzzo sia una regione poco conosciuta, perché è meravigliosa. Il territorio va promosso. Questi posti, la loro storia e cultura ci hanno colpito”.

Continuando a scoprire la dimora di Angelo e Umberto ci spostiamo verso la cucina, anche questo spazio addobbato a festa, dove profumano già alcuni piatti in cottura. E ancora gnomi dipinti a mano ci salutano mentre ci spostiamo in sala da pranzo. Un tavolinetto con genziana artigianale e bicchierini natalizi a tema: ma c’è anche un arazzo, arrivato da un altro dei numerosi viaggi di Umberto e Angelo.
“Nella nostra infanzia eravamo felici con poco – conclude Umberto – Per noi questo momento dell’anno torna a farci sentire bambini. Il Natale ci riporta ricordi, momenti speciali vissuti tanti anni fa, ci restituisce quella spensieratezza che avevamo da piccoli”.