L’integrazione passa anche per l’economia, all’Aquila l’ambasciatore macedone

Integrazione, economia e imprese: uno scambio di sinergie che punta a traguardi vantaggiosi per macedoni e italiani.
“L’integrazione passa anche per l’economia”. Questo è emerso nell’incontro “Il vantaggio dell’integrazione”, che si è svolto a Palazzo Fibbioni a L’Aquila con l’ambasciatore della Macedonia del Nord, Vesel Memedi. Il convegno è stato promosso da Rilindja, associazione culturale molto radicata in città.
Alla presenza dell’assessore all’Immigrazione del Comune dell’Aquila, Manuela Tursini, e del presidente territoriale aquilano Confartigianato Chieti-L’Aquila, Angelo Taffo, e l’ ambasciatore della Repubblica della Macedonia del Nord, Vesel Memedi, che ha raggiunto il capoluogo abruzzese per un confronto con la comunità locale: “E’ fondamentale incoraggiare accordi bilaterali tra l’Italia e la Macedonia del Nord, per incentivare non solo la produzione e lo scambio, ma anche la formazione del personale e l’integrazione attraverso l’economia”.
“Nel 2030 – ha aggiunto l’ambasciatore Memedi – saranno trent’anni di accordi bilaterali tra Italia e Macedonia del Nord e nel 2019 l’Italia è risultata al sesto posto come Paese di interscambio commerciale, con un fatturato complessivo di 920 milioni. Si può superare il miliardo. Per questo motivo bisogna incoraggiare accordi tra le imprese e i professionisti dei due Paesi”.
“E’ stato un momento di crescita: è un dovere sociale ripartire dall’accoglienza da più punti di vista. Questo è solo un tassello che si aggiunge alla strada verso l’integrazione che l’amministrazione comunale sta percorrendo” – ha detto l’assessore Tuirsini.
Una sorta di filiera d’intenti pensata e sinergia tra le due comunità, voluta e pensata dal presidente dell’associazione Abdula ‘Duli’ Salihi molto attivo in città: “Un esempio di integrazione lo si trova nella collettività dallo status macedone, approdata in città a fine anni ’80. Oggi con la sua terza generazione, rappresenta la comunità non appartenente all’Unione Europea più numerosa”.
“Portare gli artigiani macedoni qui e andare con le nostre imprese nel loro paese per attivare uno scambio di professionalità è importantissimo. Ho avuto una esperienza simile in Marocco: abbiamo portato imprese italiane lì e noi siamo andati in Africa a fare impianti fotovoltaici con quaranta imprese grazie al finanziamento della Comunità Europea- ha detto il presidente della Confartigianato, Angelo Taffo.
I numeri
La comunità macedone presente nel capoluogo di regione abruzzese è molto numerosa, con oltre 700 residenti, ed è ben integrata con 30 partite iva e 250 posti di lavoro creati, con un fatturato consuntivo annuo del 2021 di 13 milioni di euro e un fatturato dell’anno in corso pari a circa 22 milioni di euro.