Grandangolo

Paola De Micheli lancia la sfida al Congresso nazionale PD: “Io sono la novità”

Dall'Aquila l'onorevole Paola De Micheli lancia la sfida per la candidatura al Congresso nazionale PD.

Nell’intervista per la rubrica Grandangolo, l’onorevole Paola De Micheli, candidata alla segreteria del PD al prossimo Congresso nazionale, lancia la sfida: “La mia è una proposta di rottura per un partito in cui partecipare significa finalmente anche decidere”.

Una candidatura di “rottura”, rispetto ai collaudati modelli organizzativi del partito, ai contenuti e ai gruppi dirigenti, così ha definito la sua proposta per il Congresso nazionale PD l’onorevole Paola De Micheli, candidata alla segreteria, al microfono del Capoluogo.it nell’intervista per la rubrica Grandangolo. L’ex ministro dei Trasporti, a L’Aquila per la presentazione del libro “Concretamente – Prima le persone”  traccia le linee programmatiche della sua proposta politica, partendo proprio dal libro che rappresenta “un approfondimento sulle politiche per il Paese e un’analisi storica su come la sinistra abbia affrontato le grandi questioni. Un’analisi critica su quanto accaduto negli ultimi anni e ha portato alla sconfitta 25 del settembre, ma con una visione e una prospettiva che tratteggia come vorrei che fossero il PD e il Paese del futuro”.

Per quanto riguarda il PD targato Paola De Micheli, la candidata alla segretaria nazionale presenta una proposta “di rottura, rispetto a modelli organizzativi, contenuti e gruppi dirigenti: “Immagino un partito che cambi modello organizzativo, in cui inizia a decidere chi fino ad ora sembra non aver contato niente. Partecipare senza decidere fa sembrare la stessa partecipazione alla vita del partito qualcosa di inutile, superficiale, insufficiente”. Secondo punto di rottura rispetto al recente passato quello sui contenuti: “Se la sinistra non rappresenta uno strumento per garantire a tutti pari opportunità, non fa la sinistra”. Infine la rottura rispetto ai gruppi dirigenti: “La mia è una candidatura autonoma, senza padrini. Io sono la novità del Congresso del PD: una donna, militante, che lavora e che liberamente sceglie di candidarsi a fare la segretaria. La forza che metto in questa candidatura di libertà sta determinando una situazione di incertezza rispetto al risultato finale”.

Quindi la visione, attuale e futura, dell’Italia: “Adesso vedo un Paese diseguale, con un governo di destra che ha iniziato con un bilancio che peggiora le diseguaglianze; vedo un Paese spaventato dai cambiamenti che lo aspettano. Nel libro e nella mia candidatura provo a dare una visione opposta, rispetto al Paese che vedo, con un’Italia più eguale, cominciando da scuola e infrastrutture materiali e immateriali. Un Paese più giusto sotto il profilo fiscale, con più diritti per chi lavora; un Paese dove la transizione ecologica sia un obiettivo strategico per le prossime generazioni, che non escluda e non spaventi nessuno”.
Inevitabile un passaggio anche sull’Europa: “Da ministro – ha sottolineato l’onorevole De Micheli – ho avuto il privilegio di vedere l’Europa che vorrei, quando la stessa Europa ha deciso di fare debito comune per aiutare i paesi più compliti dalla pandemia. Quella è l’Europa che vorrei, e per la quale il Pd si dovrà battere”.

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