L’AQUILA – Si comincia a ragionare sulla tassa di soggiorno. L’assessore Lancia: “Un tema da approfondire insieme”.
Dopo Sulmona, anche L’Aquila affronta il tema della tassa di soggiorno, che spesso porta con sé polemiche più o meno vivaci, come appunto accaduto nella vicina Sulmona. La conferma che l’importante snodo per il turismo aquilano sia nell’agenda amministrativa è arrivata dalla Prima commissione Bilancio e programmazione convocata questa mattina, nella quale l’assessore al turismo Ersilia Lancia ha sottolineato come i tempi siano maturi per un’ampia riflessione su una Carta dei servizi e sulla tassa di soggiorno. Per affrontare questi delicati temi, il presidente Livio Vittorini ha annunciato la volontà di istituire un tavolo di lavoro, proprio in seno alla Prima commissione.
Per quanto riguarda la stessa tassa, l’assessore Lancia ha sottolineato al microfono del Capoluogo.it che si tratta di un primo passaggio “per approfondire il tema tutti insieme, con il metodo della concertazione che ha sempre contraddistinto l’amministrazione comunale”.
Che quello della tassa di soggiorno non rappresenti più un “tabù” è dimostrato dalle innumerevoli esperienze in quasi tutte le città turistiche del Paese e anche dallo studio illustrato in Prima commissione dalla dottoressa Brandano dell’Osservatorio culturale Urbano GSSI, per cui la stessa tassa non viene percepita come “ostativa” per la scelta del turista. Anzi, come sottolineato da Katiuscia Biasini dell’Infopoint, l’assenza della tassa di soggiorno viene accolta perfino con stupore, visto che ormai è realtà di tutte le mete turistiche.
E con L’Aquila che sul fronte turismo ormai rafforza la propria posizione, il tema tassa di soggiorno diventa non più rinviabile, anche se – come ha sottolineato l’assessore Lancia – “sarà una riflessione da fare tutti insieme”. Insomma, nessuna imposizione, ma la questione va affrontata.
