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Addio Sinisa Mihajlovic, guerriero affezionato alla Marsica

In molti lo incontravano a Cappadocia e aveva sempre un sorriso per tutti. Addio a Sinisa Mihajlovic, ex calciatore e allenatore affezionato alla Marsica, terra d'origine di sua moglie

Si è spento dopo anni di lotta contro la leucemia l’allenatore ed ex calciatore Sinisa Mihajlovic. Aveva 53 anni ed aveva sposato Arianna Rapaccioni, originaria di Cappadocia.

Nella Marsica si era visto spesso Sinisa Mihajlovic, soprattutto a Cappadocia, piccolo comune montano marsicano. Motivi familiari lo portavano frequentemente in Abruzzo, terra d’origine della sua compagna di vita, Arianna, sempre accanto a lui in tutti questi anni. Calciatore serbo che ha scelto l’Italia tanti anni fa e ha fatto sognare i tifosi di Sampdoria, Lazio e Inter. Nella sua carriera da giocatore ha vinto anche una Coppa dei Campioni, con la Stella Rossa, nel 1990-1991. Poi è iniziata l’avventura da mister: prima allenatore in seconda all’Inter, con Roberto Mancini in panchina, poi la prima vera esperienza sulla panchina del Bologna. L’ultima squadra recentemente allenata da Sinisa, prima dell’esonero avvenuto lo scorso 6 settembre 2022. Nella sua storia da allenatore spicca la panchina del Milan, allenato dal giugno 2015 all’aprile 2016.

Mihajlovic aveva annunciato la sua malattia nel 2019: tre anni di alti e bassi, in cui aveva dovuto anche interrompere il suo lavoro per dedicarsi alle cure. Per poi tornare, sempre con il cappellino in testa e con l’immancabile sorriso.
Combatteva contro la leucemia mieloide acuta.

Si recava spesso in Abruzzo, nella Marsica, dove a volte si intratteneva nel bar di una piccola frazione di Cappadocia giocando a carte. Mihajlovic lascia un grande vuoto nel mondo del calcio: negli ultimi giorni erano circolate voci mai confermate su un peggioramento delle sue condizioni di salute. Oggi la notizia della morte, annunciata dalla sua famiglia, giunta come un fulmine a ciel sereno. La Marsica, l’Italia del calcio e non solo lo ricorderanno sempre come un lottatore indomito, che ha affrontato la sua malattia a viso aperto, raccontandosi e senza mai perdere il sorriso.

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Questo il comunicato della famiglia: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Siniša Mihajlović. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.
Addio Sinisa

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