Al MuNDA una nuova sala dedicata all’800 abruzzese

Verrà inaugurata mercoledì 21 dicembre alle 17 la sala dedicata all’800 abruzzese all’interno del Munda, Museo nazionale d’Abruzzo.

Il nuovo allestimento, che arriva in occasione del settimo “compleanno” del MuNDA che ha aperto i battenti nella sede di borgo Rivera il 19 dicembre 2015, è dedicato al secondo ‘800 e primo ‘900 abruzzese e conclude il percorso museale con le recenti acquisizioni che mettono in evidenza il ruolo che l’Abruzzo ha avuto nel panorama dell’arte italiana, a cavallo fra i due secoli. È il caso di Teofilo Patini, pittore dal forte contenuto sociale, che passa da temi religiosi a contenuti simbolo massonico come nell’opera esposta La Redenzione, e ancora Pasquale Celommi con La lavandaia, ritratta sorridente intenta a fare il bucato.
L’inaugurazione della sala, evento a ingresso libero e gratuito, sarà accompagnata da un concerto “Musica in terra d’Abruzzo: Francesco Paolo Tosti e l’800” eseguito dall’associazione Mario Lucci – musica e cultura, del soprano Ilenia Lucci, sotto la direzione artistica del tenore Rocco D’Aurelio, l’arpa di Maria Palma e la recitazione di Paola Cosentino. Un connubio tra arte, musica e letteratura, per omaggiare l’800 abruzzese.

L’intervista del Capoluogo.it alla direttrice Federica Zalabra

Il Munda rientra al Castello, parte il conto alla rovescia

Questa mattina, la conferenza stampa di presentazione della sala, a cui ha partecipato la direttrice, Federica Zalabra. Un’occasione anche per fare un bilancio dell’ultimo anno, il 2022, considerato quello della ripartenza per tutti i musei e l’arte in generale, dopo le chiusure causa Covid, e quello del ritorno, per il Munda, del Mammut visitabile all’interno del Castello Cinquecentesco, sede fino al sisma del museo. “È stato un anno molto intenso, ricco di eventi e faticoso. Abbiamo cercato di aprire il più possibile al pubblico, di far sentire a tutti che il mammut fa parte delle nostre collezioni e abbiamo avuto un gran riscontro, la strada intrapresa è quella giusta, proponendo nuovi modi per far fruire opere. Il mammut traina, ma anche le nostre collezioni qui a Borgo Rivera trainano”, ha detto la dottoressa Zalabra. Sono stati 41 mila i visitatori del 2022, durante l’ultimo è stata intensa anche l’attività scientifica del MuNDA che ha portato avanti ricerca documentale, bibliografica e iconografica, con lo studio e verifica dei registri inventariali, verifica dei dati catalografici, revisione e normalizzazione didascalie, formazione del catalogo digitale. Per il 2023 è in programma anche una nuova ridigitalizzaione delle opere d’arte, in modo da poterle utilizzare anche per mostre e eventi itineranti e online.