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Cogesa frena su conferimento rifiuti dall’Aquila, Biondi: “Sospette questioni di natura politica”

Braccio di ferro tra Cogesa e ASM per il rinnovo della convenzione per il conferimento rifiuti dell'Aquila alla discarica di Noce Mattei.

Braccio di ferro per il rinnovo della convenzione per il conferimento rifiuti dell’Aquila alla discarica di Noce Mattei. Il sindaco Biondi: “Sospetto che ci siano questioni di natura politica”.

“Sospetto che ci sia una questione di natura politica su cui si agitano coloro che in passato non hanno dato grande prova di efficienza ed economicità nella gestione della cosa pubblica”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al microfono del Capoluogo.it commenta il braccio di ferro in corso tra Cogesa e ASM per il rinnovo della convenzione per il conferimento rifiuti presso la discarica di Noce Mattei, a Sulmona, su cui si deciderà domani, 20 dicembre, mentre il 30 è prevista l’approvazione del bilancio di previsione 2022. Intanto fa discutere la tesi per cui i rifiuti aquilani producano cattivi odori, ma a livello tecnico il problema risulta un altro: quei rifiuti dovrebbero essere separati e trattati, ma invece – a causa di problemi tecnici della stessa discarica – vengono conferiti così come arrivano, causando il cattivo odore denunciato dai residenti che certamente quindi non è imputabile ai “rifiuti aquilani”. Resta quindi da capire il motivo di questa brusca frenata.

“Non capisco come possano garantire la continuità aziendale – sottolinea il primo cittadino – se non consentiranno ad ASM di continuare a conferire presso la discarica”. La partecipata del Comune dell’Aquila, infatti, versa ogni anno dai 2 ai 3 milioni di euro nelle casse del Cogesa, consentendo all’azienda anche di raggiungere l’obiettivo della “prevalenza” necessario per le società in house, che non possono avere più del 20% di attività extra statuto. E proprio la convenzione con ASM consentiva al Cogesa di rientrare nei parametri.
Domani, però, torna tutto in discussione, in Cogesa, che così “mette a rischio l’unità territoriale, scegliendo scientificamente il fallimento di una società di proprietà dei comuni e questo è inspiegabile”. Per questo, conclude il sindaco Biondi, “ho invitato i sindaci a far valere la voce della ragionevolezza. È illogico barricarsi all’interno di mura a danno di tutto il territorio, quando le riforme vanno in tutt’altra direzione. Non c’è nessuna volontà di colonizzazione del territorio, atteggiamento che non fa parte della mia filosofia politica, che è volta invece all’unità dei territori. Il campanilismo rappresenta il peggior danno che si possa fare all’Abruzzo in questo momento. Ho già dimostrato di voler bene a Sulmona e a tutto il territorio, quando – nonostante l’opposizione schierata contro – sono andato avanti sull’acquisto quote, senza farmi condizionare. L’accordo che caldeggio rappresenta l’esatto opposto del concetto di colonizzazione“.

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