Grandangolo, l’intervista a Luca Palamara

20 dicembre 2022 | 09:31
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Grandangolo, l’intervista a Luca Palamara

“Creiamo le condizioni per una giustizia giusta, per una magistratura non politicizzata”. L’intervista del Capoluogo a Luca Palamara.

Grandangolo, l’intervista del direttore del Capoluogo.it. David Filieri al dottor Luca Palamara, ex magistrato, già presidente dell’Anm, dal 2008 al 2012, il più giovane presidente in Italia.

Occasione dell’intervista è stata la presentazione a L’Aquila del libro del dottor Luca Palamara, “Lobby e Logge”, il secondo dopo “Il Sistema” che, con le sue rivelazioni, creò un vero proprio terremoto nella magistratura italiana, dando vita a un filone di inchieste che presero il nome di “Magistratopoli”. Se l’obiettivo del primo libro era far luce sui meccanismi che muovono la magistratura, ora, con la seconda pubblicazione, un passo in più. L’indagine va avanti e si arricchisce di nuovi capitoli. Ancora una volta Luca Palamara e Alessandro Sallusti si sono immersi nel sistema, trattando i misteri della ragnatela oscura di logge e lobby che riguarda imprenditori, politici, alti funzionari statali, forze dell’ordine e naturalmente magistrati.Non è un racconto contro la magistratura che è e sempre sarà il mio mondo – specifica Palamara – Ma un tentativo di squarciare il velo di falsità che penetra silenziosamente nel mondo delle istituzioni”.
L’ex magistrato, di origini abruzzesi, si è raccontato e ha raccontato quello che è successo dalla pubblicazione del primo libro. A 3 anni da questo “terremoto”, anche intimo e personale, qual’è adesso lo stato d’animo di Palamara?“Io sono sereno, perchè mai avrei derogato e mai lo farò, a quello che è sempre stato il mio impegno: battermi per una giustizia giusta. Molto è cambiato, conoscendo il mio mondo anche con le sue regole sbagliate, ma il tempo è galantuomo, da parte mia era necessario non accettare quello che sta accadendo, ma raccontare a magistrati e cittadini quello che non ha funzionato nel mondo della magistratura“. 

“Non ho mai accettato versioni ipocrite di quello che facevo, da sempre ho bisogno di mettere sul tavolo tutto quello che non aveva funzionato per porre al centro un dibattito importante come quello della giustizia in Italia, Un tema di cui si discute da più di 30 anni, il mio racconto viene da dentro la magistratura, mai pensavo di suscitare così tanto l’attenzione pubblica. Oggi si può giocare una partita importante sul terreno della verità e dell’interesse dei cittadini, in ogni caso l’obiettivo è dare al Paese una magistratura giusta e non politicizzata“. 
“Quello che purtroppo sovente capita nella vita italica, è che si rimane stupiti di qualcosa di cui tutti comunque erano a conoscenza. I due libri hanno comunque un filo conduttore:il parallelismo tra quello che avviene nel mondo della magistratura e nel mondo della politica. Non volevo fare un racconto in un’ottica distruttiva”. 
Che cosa è cambiato in questi 3 anni e dopo 2 libri?“Il Sistema comunque tende e tenderà sempre a proteggersi, ma non è riuscito a fermare l’interesse registrato sull’argomento. Da quando sono usciti i libri ho fatto molti giri, ho incontrato tante persone interessate a un tema. Non esiste un portatore di una verità piuttosto che un’altra: qui sono state raccontate delle storie, dei punti di vista che configgono con un altro racconto sul tema giustizia. Mi auguro che anziché nascondersi, si prenda spunto per porre al centro dell’agenda politica il tema giustizia. I tempi sono maturi, speriamo che il ministro Nordio metta mano a una vera riforma del Csm, creando le condizioni per una giustizia giusta”. 

Lobby & Logge, a L’Aquila la presentazione del libro di Luca Palamara