Addio Luciano Onori, sarai sempre il nostro maestro

“Grazie per la tua umanità e le tue magistrali lezioni: ciao prof!”. Il collega Scaresella ricorda Luciano Onori.
Il medico e collega Americo Scarsella traccia un ricordo dell’amico, del collega, del docente Luciano Onori, professore di Medicina Interna, internista di fama nazionale, scomparso all’età di 86 anni.
Americo Scarsella come tanti suoi colleghi ricorda oggi il professore scomparso per le sue grandi capacità professionali e umane, per la sua totale dedizione alla medicina e alla cura del paziente. “Eravamo in tanti nella Basilica di Collemaggio per l’ultimo saluto al nostro caro Maestro Luciano Onori. C’era un grande silenzio come se dovesse iniziare una tua magistrale lezione. C’erano molti colleghi medici, i tuoi allievi, ex validissimi primari ospedalieri ora in pensione, ma soprattutto il popolo aquilano, la tua ‘gente’ che hai curato con tanto amore nella tua lunga e prestigiosa carriera. Tutto iniziò negli anni ’70 quando fu trasferito da Roma e fu incaricato della Cattedra e del reparto di Clinica Medica il Prof. Aldo Fabbrini che ti volle nella sua equipe come aiuto e altri validi professionisti che hanno fatto la storia della medicina del nostro San Salvatore, su indicazione del Prof. Paride Stefanini fondatore dell’allora Libero Istituto Universitario di Medicina e Chirurgia. Noi studenti di medicina frequentavamo entusiasti le lezioni e il reparto ubicato nella palazzina adiacente alla vecchia struttura che adesso fa un po’ di tristezza vederla nel suo abbandono. Le lezioni del nostro Maestro continuavano soprattutto fuori delle aule di didattica, era veramente un piacere ascoltarlo, instancabile nel renderci partecipi del suo immenso sapere dell’arte medica. Ma la cosa più bella e molto importante per noi allievi e per il nostro ateneo fu la stampa come testo ufficiale del corso di medicina del sesto anno dei due volumi Fondamenti di Clinica Medica alla cui stesura parteciparono una trentina di validi professionisti di varie specialità, alcuni ancora specializzandi. A casa mia fanno ancora bella mostra di sé e spesso li consulto con piacere.
La Basilica era stracolma, c’eravamo tutti noi ad accompagnarti nel tuo ultimo viaggio, a non lasciarti solo, ad esserti vicini come quando ti seguivamo in reparto, noi che ti abbiamo voluto bene. Grazie Maestro a nome di tutti, del tuo insegnamento ma soprattutto della tua grande umanità. Speriamo un giorno di rivederci e assistere ancora alle tue magistrali lezioni”.