Abruzzesi nel mondo

Maria Rita d’Orsogna, il talento l’abruzzese che ha conquistato l’America

La professoressa Maria Rita D'Orsogna, la "Erin Brockovich Italiana" che ha conquistato l'America, le cui radici partono da Ortona.

L’Abruzzo si va sempre più caratterizzando come una Regione ricca di talenti scientifici, imprenditoriali e non solo, che però sono stati costretti per decenni a cercare fortuna altrove, con la speranza di vita migliore ed adeguate opportunità di lavoro. Le statistiche sono impietose ed ancora più dolorose quando si evidenziano i ritardi persistenti nelle politiche di sviluppo, innovazione ed occupazione per i giovani, specie davanti ai profili d’eccellenze come la Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna.

Lei, classe 1972, è nata a New York (nel Bronx) da genitori partiti da Ortona (Ch), ma poi tornata da bambina in Italia, dove ha completato gli studi e poi ritornata negli Usa, per affermarsi in California, sulle rive del Pacifico. La Prof.ssa D’Orsogna, si è laureata con lode in Fisica, nella prestigiosa Università di Padova, arricchendo la sua Alta Formazione a Milano, Parigi, Chicago e Washington, fino ad arrivare nella mitica California, alla fine del vecchio millennio. Qui presso la famosa UCLA, nel 2003, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica Teorica. Da questo a seguire l’incarico di Ricercatrice di Matematica, nonché di Direttore Associato, sempre presso l’UCLA (Institute for Pure and Applied Math). In particolare Lei è considerata tra i maggiori studiosi di modelli matematici, con la loro simulazione computerizzata, applicati in varie discipline, da quelle scientifiche, (come la virologia e la biologia), ed altresì attinenti ai fenomeni sociologici, come i flussi migratori. Ora in verità si è prepotentemente rafforzata la sua passione per le battaglie ambientaliste, che spesso l’hanno riportata nella sua terra d’origine: l’Abruzzo ed il Mare Adriatico, in prima linea contro i progetti di trivellazioni petrolifere. Nel 2014 le è stato conferito, dopo i tanti riconoscimenti accademici e scientifici per i suoi studi, proprio quello di “Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo”, per questo impegno e amore verso la “Terra delle Radici”, con la sua storia, i suoi pregi ambientali e paesaggistici, ma anche per la sua vocazione di “Regione Verde d’Europa”. Maria Rita D’Orsogna ha così ricevuto tanti attestati, che ne hanno evidenziato lo spirito battagliero, che ha trascinato le varie forze associative, sociali e financo politiche su queste battaglie ambientaliste, arrivando ad essere definita la “Erin Brockovich Italiana”: paragonata a quella americana, ripresa anche da un famoso e pluripremiato film del 2000, (interpretato da Jiulia Roberts): una campagna divenuta globale e trasversale a molti Paesi occidentali, travalicando le stesse divisioni ideologiche e politiche. Proprio in questi giorni di fine anno è stato rilanciato lo stesso richiamo alla Transizione Ecologica, con un Appello alle realtà cattoliche italiane, con una Campagna per il: “Disinvestimento dalle fonti fossili, per un “Economia di Pace”, promosso da Associazioni come la Caritas, l’Azione Cattolica ed il Movimento Laudato SI. In esso si legge: “come Chiesa italiana stiamo vivendo la nostra conversione ecologica e stiamo facendo la nostra parte nel cambiare rotta verso un’economia di pace, ogni volta che portiamo le nostre comunità a pregare ed a contemplare il dono della Creazione….per costituire comunità energetiche… con responsabilità politiche lungimiranti e rispettose della giustizia, anche verso le generazioni future…”. Certamente il quadro geopolitico va cambiando in questo anno di guerra “russa-ucraina, alle porte della civilissima Europa, che tende a rivedere le stesse strategie energetiche del vecchio continente, ma forse rallentando, se non rinviando i tempi del suo affrancamento dalle fonti fossili. In tal senso la Prof.ssa D’Orsogna, in più occasioni, ha parlato altresì del condizionamento mediatico e del mondo dell’informazione, da parte delle lobby petrolifere, non solo negli Usa, ma nel caso dell’Eni, con la firma di prestigio di Federico Rampini, sollevando il tema cruciale della libertà di stampa anche nelle Democrazie Liberali. Come nel film Usa, Maria Rita, ha saputo essere coraggiosa e “Forte come la Verita” della sua protagonista, sposando una causa dal forte impatto civile e sociale, ma con temibili avversari, richiamando quasi la poesia di Umberto Saba: “Ogni estremo dei mali un bene annuncia”.

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