L’AQUILA – Arriva il parere positivo dei Revisori dei Conti per il bilancio di previsione della Regione Abruzzo. Legge in Commissione, il 30 il Consiglio.
Con l’arrivo del parere positivo dei Revisori dei Conti, giunto nella serata di ieri, si chiude la fase “burocratica” per l’approvazione del Bilancio di previsione 2023-2025 della Regione Abruzzo. Adesso la delicata partita politica. Questa mattina, le Commissioni consiliari in seduta congiunta hanno espresso a maggioranza parere favorevole, mentre i gruppi di opposizione hanno votato contro il provvedimento della Giunta. Alle ore 15 l’ultimo sì della Prima Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali”, per poi passare all’esame di merito del “Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR)”, della “Nota di aggiornamento al DEFR” e della “Legge di stabilità”. In base al calendario stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo il parere della Commissione dovrà arrivare entro le 22.00 di oggi, mentre il Consiglio regionale che chiuderà la maratona Bilancio è previsto per il prossimo 30 dicembre, salvo imprevisti dell’ultimo momento.
“Si tratta di un bilancio di crescita – spiega il vicepresidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente al microfono del Capoluogo.it – che tiene conto delle esigenze dei cittadini e delle imprese in momento di difficoltà ma con grande prospettive di crescita. Abbiamo messo i conti a posto, con i rendiconti approvati nei mesi scorsi, segno che si sta facendo un lavoro di serietà e pianificazione di quella che dovrà essere la crescita del prossimo futuro”.
Il Bilancio già approvato dalla Giunta regionale prevede una movimentazione per circa 14 miliardi di euro, di cui “3,6 milioni di euro per l’esenzione dell’Irap alle Onlus, 5,5 milioni di euro per la lotta allo spopolamento dei comuni montani, 4 milioni per le borse di studio, che per la prima volta vengono inserite nelle previsioni di spesa, 11 milioni di euro per la protezione civile e 20 contro il dissesto idrogeologico”, come già annunciato dall’assessore Guido Liris. “Abbiamo davanti un ente completamente risanato e con i conti a posto, – ha fatto osservare lo stesso assessore – avendo completato il riallineamento del ciclo di bilancio: quattro anni fa al mio insediamento la Regione aveva cinque rendiconti non approvati ed una situazione compromessa, un ente poco credibile e sotto la lente d’ingrandimento della magistratura contabile. Al fine di consentire il definitivo riallineamento del ciclo di gestione del bilancio, mai avvenuto dal 2015, esercizio di entrata in vigore del nuovo regime contabile, a seguito dell’ormai nota sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dimezzato i tempi di rientro dal deficit, già in sede di bilancio di previsione per il triennio 2022/2024, l’amministrazione regionale aveva provveduto a rideterminare il piano di ammortamento del disavanzo 2014 in quote decennali e 2015 in quote undecennali, con aggravio di oneri annui per ulteriori 17,5 milioni di euro”.
