È stato indagato il proprietario del fucile da cui è partito il colpo fatale che ha ucciso Fiore Cialfi, consigliere comunale di Marana di Montereale, scomparso a 64 anni lo scorso 6 gennaio.
Fiore Cialfi è rimasto ucciso dal colpo di fucile da caccia partito mentre stava pulendo l’arma insieme ad altre persone. L’indagato, proprietario del fucile e della casa nel cui giardino è avvenuta la tragedia, è un vigile del fuoco molto conosciuto in città, uno dei simboli del sisma del 6 aprile 2009: per ore, quella notte aveva scavato tra le macerie di Onna per salvare le persone rimaste intrappolate. L’uomo, molto amico della vittima, è provato dalla tragedia a cui ha assistito. L’inchiesta è coordinata dal pm Fabio Picuti che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Secondo una prima ricostruzione, Cialfi insieme all’indagato e ad altre due persone aveva scaricato 4 colpi dal fucile contro un muro, una pratica non autorizzata, il quinto colpo, quello fatale, sarebbe rimasto bloccato nella canna del fucile senza che nessuno se ne fosse accorto. Una tragica fatalità quindi: il colpo è partito dopo che l’arma è stata appoggiata su un’automobile, colpendo in petto Fiore Cialfi. I soccorsi – ricorda Il Centro – sono stati immediati, ma non c’è stato nulla da fare. Non si esclude che nei prossimi giorni potranno essere iscritte nel registro degli indagati anche le altre persone presenti al momento della tragedia. Domani verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Cialfi; i funerali molto probabilmente ci saranno martedì 10 o mercoledì 11 gennaio.
