Esami di maturità, ritorno al pre-Covid: due scritti e un orale

Due prove scritte e un colloquio multidisciplinare. Tornano i commissari esterni. Formula pre-Covid per gli Esami di maturità.

Con la circolare di fine anno, il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha chiarito alcuni aspetti relativi agli esami di maturità 2023, che saranno caratterizzati dal superamento di alcune misure introdotte a causa del Covid 19. Il riferimento normativo torna quello del dlgs 62/2017, che prevede un colloquio interdisciplinare che “ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione, tenendo conto anche di quanto previsto dall’articolo 1, comma 30, della legge 13 luglio 2015, n. 107, propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel percorso di studi”. Durante il colloquio, a cui potranno essere assegnati al massimo 20 punti, la commissione d’esame – composta da presidente esterno, tre membri interni e tre esterni – dovrà tenere conto anche delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente.
Complessivamente, quindi, gli esami di maturità prevederanno il suddetto colloquio interdisciplinare e due esami scritti. Quaranta punti saranno assegnati al percorso scolastico e sessanta all’esame. Le prove Invalsi saranno di nuovo requisito di ammissione all’esame.