Natale a L’Aquila, tanta gente in centro ma poca spesa

Tanta gente in centro a L’Aquila, soprattutto nei giorni dei grandi eventi, ma vendite in calo. Colpa della crisi?
L’AQUILA – La ruota panoramica superstar di Piazza Duomo, il ritorno della Fiera dell’Epifania, fiumi di gente in centro per l’Aperitivo della Vigilia, la nuova pavimentazione, il mercatino: la città vestita a festa ha accolto tanta gente in queste settimane natalizie. Ma qual è stato il bilancio per le attività commerciali? “Calo delle vendite nei negozi. Le feste non cancellano la crisi. Intanto L’Aquila rivive”.
Dopo i colori del Natale, L’Aquila restituisce un’immagine che presenta qualche ombra in questo avvio del nuovo anno. Semplificando il bilancio di queste settimane festive potremmo parlare di: tanta gente, poca spesa. E il dato sorprende se si considera che il Natale è il periodo dell’anno in cui, per antonomasia, i negozianti vedono gli incassi aumentare vertiginosamente, nel pieno della corsa ai regali. Nonostante le vie del centro storico gremite di cittadini e turisti – nelle giornate di festa, come nel corso dei numerosi eventi organizzati in città – si spende poco: di sicuro si è speso meno rispetto a dicembre 2021.
Il calo degli incassi è di circa il 10% ed “ha interessato sia i negozi fisici che le attività di commercio su aree pubbliche, a fronte di presenze turistiche importanti registrate a L’Aquila: dall’evento in cui è stato acceso l’albero di Natale, all’Aperitivo della Vigilia, fino alla partecipatissima Fiera dell’Epifania, il cui ritorno era atteso da molti”, sottolinea ai nostri microfoni Giovanni Capretti di Fiva Confcommercio. “Venivamo da un’estate positiva, in cui i grandi eventi avevano portato a L’Aquila molta gente. Le vendite di dicembre, purtroppo, non hanno rispettato le aspettative, nonostante il turismo nella nostra città stia crescendo a vista d’occhio”.

Bene le attività di somministrazione, meno bene le attività commerciali.
Aggiunge Daniele Stratta, presidente Fipe Confcommercio provinciale: “La città risponde sempre presente ad eventi come quelli delle ultime settimane e, quest’anno in particolare, il meteo ha agevolato lo svolgimento delle iniziative che hanno animato il cuore dell’Aquila nel periodo natalizio: in tanti sono arrivati anche da fuori città e da fuori regione. Negli appuntamenti clou ci sono state oltre 10mila persone tra le vie del centro storico aquilano. Numeri rilevanti che richiedevano anche una precisa organizzazione in fatto di sicurezza. Non posso non parlare, oggi, quindi di un bilancio positivo: sia in termini di presenze per i locali sia relativamente all’organizzazione messa in campo, che ha permesso lo svolgimento degli eventi senza criticità.
Sottolineo, inoltre, l’ottima ripartenza della Fiera dell’Epifania, anche grazie ad un lavoro in sinergia tra organizzazioni e Comune dell’Aquila. La Fiera è stata un’occasione in più per vivere una città che sta cambiando e che sta diventando sempre più bella ed attrattiva. Noi ci adeguiamo alla rinascita della nostra città, impegnandoci affinché i nostri associati possano lavorare sempre in serenità”.
Neve e servizi.
Buono e cattivo tempo nel raggio di pochi chilometri. Già, perché il clima registrato, con assenza di neve e precipitazioni, unitamente a temperature niente affatto rigide, se ha agevolato gli eventi in centro storico a L’Aquila ha, dall’altro lato, condannato le attività di ristorazione e alberghiere del comprensorio montano ad un inizio di stagione ancora una volta posticipato.
Come ha sottolineato alla nostra redazione Stratta: “La grande nota dolente di questo clima anomalo, che ha accompagnato le scorse settimane, sta ostacolando pesantemente il lavoro dei pubblici esercizi attivi nel bacino del Gran Sasso. Lì il turismo è bloccato: non si è praticamente mai lavorato. Assergi, Rocca di Mezzo, Fonte Cerreto, Campo Imperatore… intere aree avranno bisogno di aiuti, perché ad oggi stanno raccogliendo solo disdette“.
Anche Ugo Mastropietro, in qualità di commerciante e presidente di Conflavoro PMI, è tornato a sottolineare il calo nelle vendite in centro. “Non so se dipenda dal caro bollette, dai rincari generali o da altri fattori, ma le attività del centro storico hanno registrato un calo negli incassi del 10-15% rispetto ad un anno fa. Anche a livello nazionale si registrano simili cali. Nello specifico della nostra città, gli sforzi affinché si trascorresse un Natale ricco di eventi sono stati sicuramente eccezionali, ma probabilmente c’è bisogno anche di altro: il problema parcheggi, ad esempio, continua a persistere e come commercianti abbiamo bisogno che la città sia resa più fruibile, per invogliare tutti a vivere appieno il nostro centro storico. Quindi c’è bisogno di più servizi e di maggiore efficienza, soprattutto in considerazione dei cambiamenti che stanno interessando e che continueranno ad interessare L’Aquila del futuro. Inutile sottolineare quanto ci riempia il cuore di gioia tornare a vedere il centro storico popolato negli eventi importanti, ma affinché questo centro sia vissuto a 360 gradi e ne beneficino concretamente le sue attività c’è bisogno di servizi che ne agevolino la sua fruizione a cittadini, residenti e turisti”.