La rubrica “Tutti i Santi giorni” del 10 gennaio: Sant’Aldo.
Il 10 gennaio si commemora Sant’Aldo. Molto scarse sono le informazioni su questo personaggio. Sconosciuta è la data di nascita, tanto che lo si colloca genericamente nell’VIII secolo. La tradizione narra che Aldo abbia condotto la sua vita di monaco eremita prima nei dintorni di Bobbio, dove probabilmente si accostò al monachesimo.
La leggenda lo vuole carbonaio, attività distante dal concetto usuale del romitaggio, ma che si ritrova nella tradizione dei monaci irlandesi dell’Ordine di San Colombano: gli eremiti erano sì ritirati dal mondo per la contemplazione ma poi presenti con un lavoro concreto che permetteva loro di guadagnarsi da vivere. La presenza del nome di Sant’Aldo nell’agiografia redatta nel XVII secolo dai gesuiti belgi detti Bollandisti e nel Martirologio benedettino ne fa presupporre il legame con l’Abbazia di San Colombano di Bobbio o nel monastero colombaniano di Santa Maria di Carbonaria. Dopo la sua morte venne eretto un oratorio a lui dedicato, documentato già nell’VIII secolo, che custodì le spoglie del santo per un lungo periodo. Successivamente si ebbe la traslazione del corpo nella chiesa di San Colombano Maggiore di Pavia, dove è documentato nell’anno 1565, quando fu nuovamente trasferito nella Cattedrale di Pavia. La definitiva collocazione sembra avvenire nel 1573, nell’urna di destra dell’altare maggiore della basilica di San Michele di Pavia, adiacente alle urne dei vescovi Ennodio ed Eleucadio.
L’iconografia, piuttosto rara, lo presenta come un eremita orante dalle mani segnate dal lavoro e il volto annerito dalla fuliggine delle carbonaie.
