Appennini senza neve, almeno 50 milioni di danni

11 gennaio 2023 | 13:21
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Appennini senza neve, almeno 50 milioni di danni

Carenza di neve sugli Appennini, al tavolo Governo-regioni si parla di almeno 50 milioni di danni diretti. La ministra Santanché: “Risposte in 2-3 settimane”.

Tavolo Governo-Regioni su carenza di neve sugli Appennini. Almeno 50 milioni di danni diretti. La ministra Santanché: “Risposte in 2-3 settimane”.

Ammontano almeno a 50 milioni di euro i danni “diretti” delle attività legate alla montagna che le cinque regioni coinvolte nella crisi, tra cuil’Abruzzo, dovuta alla mancanza di neve sugli Appennini lamentano al tavolo organizzato dalla ministra Daniela Santanchè con le regioni e le categorie di settore. “Ma potrebbero addirittura triplicare se verranno considerati anche i danni indiretti”, specifica il presidente della Toscana Eugenio Giani.
Il governo “darà risposte entro breve, 2-3 settimane”, perché “il tempo è una categoria per gli imprenditori fondamentale: tardare negli interventi vorrebbe dire fare chiudere aziende e far perdere posti di lavoro”. Lo ha assicurato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. “Ci hanno parlato di 50 milioni, ma ho chiesto alle Regioni singolarmente di fare delle stime precise, perché i danni potrebbero essere maggiori“, ha spiegato la ministra.

“Ringrazio le Regioni e le Associazioni di categoria che hanno partecipato al tavolo di lavoro odierno perché si trattava di un appuntamento di fondamentale rilevanza, in cui sono state avanzate richieste giuste e significative in relazione alla questione che conosciamo”, ha dichiarato alla stampa il ministro Santanchè al termine dei lavori. “Sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire sin da subito, nell’immediato, in attesa, ovviamente, di approntare una strategia più strutturata e circostanziata per il lungo termine. Innanzitutto, lavoreremo per sbloccare quei ristori già assegnati alle varie Regioni ma al momento vincolati all’emergenza Covid, cosicché possano invece essere rediretti sulla situazione appenninica. Possiamo poi ristornare gli investimenti fatti nel 2022 dagli impianti sciistici per direzionarli sotto forma di nuove risorse per il 2023”.
“Un terzo driver d’intervento –
 ha proseguito il ministro del turismo – va senz’altro focalizzato sugli ammortizzatori sociali, che in fasi emergenziali come questa, sono fondamentali – e ho già avuto dei primi contatti interlocutori col ministro Calderone sull’argomento. Infine, ci muoveremo affinché le località montane dell’Appennino, dove c’è una situazione problematica, le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei Comuni”. 

“La mia preoccupazione più che ai soldi e alle risorse è legata all’execution, alle tempistiche e alle capacità di gestione dei fondi e degli strumenti che verranno messi a disposizione per far fronte al problema”, ha concluso il ministro Santanchè. “Pertanto, ancora una volta, è necessaria un’interlocuzione continua tra enti locali, associazioni e ministero. Motivo per cui ritengo utile che quello di oggi sia un punto di partenza, facendo in modo che il tavolo per l’Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna, e impegnandomi affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del Governo”.

neve campo imperatore

Il tavolo resterà permanente: ora per gli Appennini, poi per la montagna. Sarà riconvocato entrotre settimane. Quando si mettono insieme le istituzioni bisognalavorare come un sol uomo. Il turismo sta tenendo in piedil’economia del Paese.
I dati dell’ultimo trimestre sono
confortanti, i dati sul periodo delle vacanze natalizie sonoveramente confortanti, tutte regioni hanno detto che stannoandando nella maniera giusta. Questo va bene, ma bisogna lavorarepropriosul turismo, che è la prima azienda della nazione e che richiedeun approccio pragmatico”.