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Caro carburanti, benzinai in sciopero

Sciopero benzinai contro il caro carburanti: decisa la mobilitazione dopo le misure prese dal governo per favorire la trasparenza.

Per il caro carburanti, i benzinai hanno annunciato uno sciopero dalle 19 del 24 gennaio alle 7 del 27 gennaio. La mobilitazione è stata decisa dopo le misure prese dal governo per favorire la trasparenza. Il premier Giorgia Meloni ha difeso le scelte del suo esecutivo, sottolineando che “con il taglio delle accise non ci sarebbero stati altri aiuti”.

Nella comunicazione alla Commissione di Garanzia dell’Attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali le organizzazioni parlano di “azioni politiche irresponsabili e di inusitata gravità nei confronti di una intera categoria di onesti operatori economici che basano la loro attività su un margine fisso pro litro di 3 centesimi lordi al litro, garantendo allo Stato, a proprio rischio e pericolo, in alcuni casi della vita, un introito di circa 40 miliardi l’anno di gettito”. Per il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, lo sciopero dei benzinai “è un loro legittimo diritto”. E, prima dell’annuncio della mobilitazione, Pichetto Fratin aveva assicurato che dal governo non ci sarebbe stata alcuna retromarcia: “In campagna elettorale abbiamo sostenuto la necessità di una riforma fiscale che facesse riferimento all’intera tassazione diretta e indiretta per rendere più equilibrato il sistema fiscale a favore di famiglie, professionisti e imprese”. Il ministro, inoltre, a Il Corriere della Sera si era detto “convinto che l’operazione trasparenza avviata dal governo per i prezzi e controlli sarà efficace” “Ci dispiace enormemente” che “i distributori abbiano annunciato due giorni di sciopero 25 e 26 perché, dicono, lo Stato incolpa i distributori dell’aumento della benzina” ma “i provvedimenti che il governo ha messo in piedi sono contro i fenomeni speculativi quindi a tutela dei distributori”. E’ il commento del sottosegretario alla presidenza con delega all’attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari. La benzina non è a 2 euro e mezzo, nei distributori normali è a 1,8 euro circa, le misure sono tutte rivolte a mettere un freno a chi fa fenomeni speculativi. Le abbiamo immaginate a tutela dei distributori”. 

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