Addio a Gina Lollobrigida

Lutto nel cinema italiano, si è spenta Gina Lollobrigida: la “Bersagliera”.
È morta all’età di 95 anni Gina Lollobrigida, storica protagonista del cinema italiano.
Gina Lollobrigida si è spenta a 95 anni compiuti, era nata a Subiaco il 4 luglio del 1927.
Lo scorso settembre l’attrice, che una generazione ha conosciuto come la Bersagliera, per via della sua partecipazione ai 2 film di Luigi Comencini con Vittorio De Sica, era stata dimessa dalla clinica, dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore per cui era stata operata. Già quattro anni fa Lollobrigida era finita in ospedale proprio per un incidente domestico. In quell’occasione l’attrice fu presa in cura dai sanitari del Sant’Eugenio, ospedale a poca distanza dalla sua villa sull’Appia Antica, e dimessa un paio di giorni dopo. L’incidente al femore è avvenuto a due settimane della tornata elettorale del 25 settembre in cui la Lollobrigida era candidata a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista ‘Italia sovrana e popolare’, che riunisce Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia.
In carriera si è aggiudicata, tra gli altri, sette David di Donatello: la sua fama è legata al nuovo cinema italiano del neorealismo.
Lavora con Pietro Germi (“La città si difende”) e con Carlo Lizzani (“Achtung banditi”) alla metà esatta del secolo scorso ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalità popolana, in cui affina una recitazione da autodidatta imprimendole la sua personalità. Il primo successo personale è però fuori dai confini: il francese “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe nel 1952.Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953) compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De Sica. In “Pane, amore e fantasia” lavorò con l’attrice Maria Pia Casilio originaria di Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere.
Negli ultimi anni la “Lollo”, così veniva affettuosamente chiamata in Italia, si era dedicata soprattutto all’arte e alla fotografia, con molte mostre, non smetteva di fare progetti, l’ultimo un libro di disegni. I suoi ultimi anni sono stati contrassegnati anche da vicende giudiziarie. Dal 2021 la diva aveva un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale per tutelare il suo patrimonio, così come richiesto nell’azione legale dal figlio Andrea Milko Skofic. Al centro dell’attività di indagine dei pm di piazzale Clodio è l’ex manager dell’attrice, Andrea Piazzolla, rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. Con lui è finito a processo anche Antonio Salvi, l’uomo che avrebbe fatto da intermediario con una casa d’aste per la vendita di circa 350 beni di proprietà della Lollobrigida.
Uno dei film più iconici e che l’hanno resa famosa è “Pane, amore e fantasia”, il primo della trilogia di Luigi Comencini. Ettore Maria Margadonna scrisse la sceneggiatura del film tutta su Palena, suo luogo natio, e su propri ricordi delle persone caratteristiche del paese. Il paese, la sua chiesa, il prete e la sua comunità, il maresciallo, il sindaco, l’artigiano, le pettegolone, le belle del paese spesso oggetto di invidie tutte paesane, la levatrice, tutte figure che Margadonna portava nei suoi ricordi palenesi. Il paese nel film di Comencini diventò Sagliena, il vero parroco di Palena si chiamava “Don Concezio”, e soprattutto la “bersagliera” interpretata da Gina Lollobrigida, nella realtà era ispirata all’esuberante “Lucietta bella” (Lucia Travaglini) che nel primo Novecento a tanti fece perdere la testa per la sua avvenenza e che poi sposò uno dei più poveri di Palena, ed emigrata in America diede i natali al celebre cantante Perry Como.