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Ospedale San Salvatore, curata rara patologia: la buona sanità che fa notizia

16 gennaio 2023 | 07:49
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Ospedale San Salvatore, curata rara patologia: la buona sanità che fa notizia

“La buona sanità a L’Aquila c’è!”. Una paziente ringrazia il dottor Guido Ranieri del San Salvatore.

Non capita di frequente di poter ascoltare storie di buona sanità nel nostro Paese. Il Capoluogo ne raccoglie questa volta un’altra dal San Salvatore: il ringraziamento di una donna, un’aquilana, affetta da una rara patologia, che ha voluto ringrazia re il dottor Guido Ranieri, urologo in forze presso l’ospedale. 

“Sono quasi 20 anni che porto una croce terribile a causa di un problema che sembrava senza soluzione. Anni caratterizzati da visite mediche costosissime in giro per l’Italia senza che non hanno risolto nulla. Sono stata visitata anche a Roma, spendendo altri soldi per visite private specialistiche, ma continuavo a stare male: non c’erano medicine o terapie che potessero darmi sollievo. Finalmente, qualche tempo fa, la svolta: grazie a una visita approfondita il ginecologo mi indirizzò al dottor Guido Ranieri dopo l’ennesima crisi che mi aveva afflitta, proponendomi una terapia sperimentale – a mie spese perchè non mutuabile – dicendomi che avrebbe potuto alleviare i miei disturbi senza però assicurarmi la guarigione completa. Purtroppo ho scoperto da poco di essere affetta da una patologia rara e ancora abbastanza sconosciuta che colpisce solo le donne interessando uretra e vescica, è una forma di cistite interstiziale che all’inizio era stata scambiata per altro. I farmaci che devo assumere quotidianamente non sono mutuabili e spendo circa 150 euro ogni settimana. Le medicine alleviano dei dolori terribili di cui soffrirò per sempre, essendo i farmaci un semplice palliativo. Nel dottor Ranieri però ho trovato la salvezza: non è solo un bravo professionista, ma un uomo sensibile, vicino ai suoi pazienti, sul quale fino ad oggi ho sempre potuto contare. Quando si sta male non è importante trovare solo la medicina e la terapia giuste, è fondamentale avere vicino qualcuno con cui empatizzare e nel dottore ho trovato tutto questo. Risponde al telefono, si interessa, se ci sono problemi con il reperimento dei farmaci fa il possibile per aiutarmi. Quando le cose funzionano bisogna dirlo, ad alta a voce. Spero che queste storie di buona sanità, come la mia, possano aiutare non solo chi in questo momento sta soffrendo per qualche problema di salute, ma anche farci riflettere prima di condannare senza preclusioni”.

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