L’AQUILA – Nel carcere Costarelle allestita una sala videoconferenze. Matteo Messina Denaro forse in video all’udienza per le stragi di Capaci e via D’Amelio.
Il boss Matteo Messina Denaro potrebbe partecipare domani in videconferenza all’udienza del processo ai mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio in corso davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta. A quanto si apprende, nel penitenziario di massima sicurezza dell’Aquila è già stata allestita una sala attraverso la quale si svolgerà il collegamento.
Dallo stesso penitenziario, però, Matteo Messina Denaro ha già lasciato trapelare atteggiamenti di chiaro stampo mafioso, forse un “segnale” ad inquirenti e non che non è disposto a collaborare. All’ingresso alle Costarelle, infatti, nel momento di riempire la sua anagrafica, alla domanda sui precedenti penali ha risposto: “Fino a stanotte ero incensurato, poi non so cos’è successo“. Stesso atteggiamento sulla residenza: “Non ne ho mai avuta una”, ha risposto con un sorriso. D’altra parte aveva già anticipato la volontà di non collaborare al procuratore Maurizio De Lucia e all’aggiunto Paolo Guido.
All’interno del penitenziario di massima sicurezza de L’Aquila, intanto, Matteo Messina Denaro ha già fatto la sua prima ora d’aria, si è organizzato la cella ed è molto attivo, mostrandosi sempre sorridente con il personale che incrocia nel carcere, secondo quanto trapela da indiscrezioni che aggiungono: “Il suo sarebbe un comportamento anomalo rispetto a come si comportano di solito i detenuti al 41 bis”.
L’uomo rimarrà in una cella di 4 metri per 3. Un’altra cella è stata preparata per la chemioterapia, che sarà gestita dal primario del reparto carcerario. Naturalmente non sono previste visite all’esterno: “Riceverà lo stesso trattamento dei detenuti con patologie sanitarie. Garantiremo il suo diritto alla salute”, ha assicurato il Garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi.
