L'anniversario della tragedia

Rigopiano, 29 rose bianche e una fiaccolata in ricordo delle vittime

Rigopiano, la neve fitta fa spostare la cerimonia in ricordo delle 29 vittime della valanga. 29 rose bianche e una fiaccolata prima della messa

Rigopiano, 29 rose bianche e fiaccolata per 29 vittime.

Sei anni fa la tragedia di Rigopiano. All’inizio della messa nella chiesa parrocchiale San Nicola Vescovo di Farindola, sono state ricordate una ad una con i loro nomi le 29 vittime della valanga di Rigopiano del 18 gennaio 2017 con la deposizione di 29 rose
bianche sull’altare, mentre veniva intonato il silenzio con la tromba. L’inizio della cerimonia religiosa è stato preceduto dalla fiaccolata che si è tenuta all’esterno della chiesa di San Nicola Vescovo sotto una fitta pioggia.
La tragedia di Rigopiano, per la comunità di Penne, rimarrà una ferita profonda. Una ferita che difficilmente sarà rimarginata. Da quel giorno, per tutti noi, la sciagura di Rigopiano ha cambiato la storia del nostro territorio. La giustizia sta facendo il suo corso ed auspico che si arrivi in tempi brevi alla verità. In questo momento sono vicino, anche a nome dell’amministrazione comunale, alle famiglie delle vittime e ai superstiti”. Lo ha dichiarato il sindaco di Penne Gilberto Petrucci in occasione del sesto
anniversario della tragedia di Rigopiano. La città di Penne, per oltre 10 giorni, ha ospitato il centro di soccorso nel palazzetto dello sport di Contrada Campetto.

A causa del maltempo e della neve che sta cadendo fitta a Rigopiano, la cerimonia del pomeriggio in ricordo delle 29 vittime della valanga del 17 gennaio di sei anni fa, non si è tenuta più ai piedi dei resti del resort distrutto, ma nella chiesa parrocchiale di Farindola.  Le forze dell’ordine che presidiano la zona hanno spiegato che mancano le condizioni di sicurezza per salire fino alla zona dove si trova l’obelisco dell’hotel. Il pullman dei parenti delle vittime che si era fermato dopo il centro abitato di Farindola è stato fatto tornare indietro. La messa è stata officiata nella chiesa di San Nicola Vescovo da don Luca.

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I commenti politici.

“Oggi – ha detto nell’Aula della Camera Guerino Testa, deputato di Fratelli d’Italia, intervenendo sull’ordine dei lavori – è un giorno molto triste e doloroso per l’Abruzzo, proprio sei anni fa una valanga di neve e ghiaccio di 120 mila tonnellate ha travolto l’hotel Rigopiano a Farindola, sul versante pescarese del Gran Sasso, spezzando la vita di 29 persone. Questa tragedia immane ha lasciato un segno molto profondo nella storia della nostra Regione ed in quella del Paese intero, insegnandoci che dobbiamo mettere in atto tutte le strategie di prevenzione e le azioni necessarie per scongiurare che avvengano ancora sciagure di questa portata.  La giustizia sta facendo il suo corso ed auspico che si arrivi in tempi brevi a chiarire una vicenda il cui ricordo sarà sempre vivo nelle menti e nei cuori, non solo degli abruzzesi, ma di tutti noi. Così com’è avvenuto ogni 18 gennaio negli ultimi cinque anni, anche oggi la popolazione si stringerà attorno ai familiari delle vittime, organizzando eventi e fiaccolate per commemorare coloro che hanno perso la vita in questa tragedia. Voglio chiedere, con grande emozione, a tutti i colleghi di osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Rigopiano”.

“Nel giorno del sesto anniversario della tragedia di Rigopiano, esprimiamo ai familiari delle vittime la vicinanza della comunità del Partito Democratico”: lo dichiarano Michele Fina e Nicola Maiale, segretari rispettivamente del Pd Abruzzo e del Pd della provincia di Pescara. Fina e Maiale proseguono: “In una fase così delicata e decisiva della vicenda processuale, l’auspicio è che l’accertamento della verità e delle responsabilità giunga nel tempo più breve possibile. L’impegno nostro, di amministratori e rappresentanti istituzionali, è che quanto accaduto a Rigopiano rimanga sempre un monito sull’assoluta importanza della prevenzione e della sicurezza del territorio, esigenze che a tutti i livelli dobbiamo considerare prioritarie”.

“Sei anni fa la terribile tragedia di Rigopiano tenne con il fiato sospeso l’Italia intera. Il bilancio finale fu disastroso, il più grave mai registrato sugli Appennini e il secondo in Europa a causa di una valanga: ventinove vittime, tra le quali il caro amico Roberto Del Rosso. Mi auguro che il processo in corso, arrivato ormai alle battute finali, possa stabilire giustizia e ridare, se possibile, un minimo di serenità ai parenti delle vittime e ai pochi sopravvissuti, ancora sconvolti nell’animo dai ricordi di quelle interminabili ore di angoscia e orrore”. Così, in una nota, il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, deputato abruzzese di Fi.

“Per un territorio fragile come l’Abruzzo, – ha invece sottolineato il Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica e Consigliere regionale dell’Abruzzo Sara Marcozzi – la prevenzione delle emergenze e delle calamità è fondamentale per la tutela della cittadinanza. Quello che la nostra comunità ha dovuto subire negli anni, come il ricordo delle vittime della tragedia di Rigopiano di cui commemoriamo oggi il sesto anniversario, deve rinnovare in tutti la spinta a farsi carico di una programmazione minuziosa e puntale del territorio e della sua sicurezza. Ciò passa anche dall’approvazione dei Piani di Emergenza Comunale, cioè l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare qualsiasi calamità in un determinato territorio. Negli anni scorsi mi ero già occupata di questa tematica, scoprendo e denunciando per prima che la maggior parte delle amministrazioni abruzzesi ne erano del tutto sprovviste. A distanza di tempo dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione sul tema. Per questo depositerò una richiesta di accesso agli atti alla Protezione Civile per avere la fotografia della situazione attuale, capire quanti Comuni siano dotati di un Piano di Emergenza Comunale aggiornato e, se necessario, fornire l’assistenza necessaria ai Comuni che lo richiedessero. La sicurezza del nostro territorio e dei cittadini deve rimanere in cima alle priorità dell’agenda politica. Dobbiamo lavorare, nel solco della collaborazione tra istituzioni, affinché ogni strumento a disposizione delle amministrazioni sia sfruttato nel migliore dei modi”.

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