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Cogesa, dimissioni per Gerardini e convenzione con L’Aquila: il giorno della verità

SULMONA - Cogesa, le dimissioni di Gerardini e la convenzione con L'Aquila: è il giorno del controllo analogo.

Cogesa, è il giorno del controllo analogo: sul tavolo le dimissioni di Gerardini e la convenzione con L’Aquila.

Giornata cruciale oggi al Cogesa per la riunione sul controllo analogo, a cui l’amministratore unico Franco Gerardini dovrebbe presentarsi dimissionario, stando a quanto trapelato finora. La decisione dopo la “diffida” di molti sindaci dei comuni soci, che hanno contestato la validità di una nomina fatta “a minoranza” degli aventi diritto al voto.
Questione delicata, ma non l’unica sul tavolo: da chiudere anche il “braccio di ferro” che va avanti ormai da mesi sulla convenzione con il Comune dell’Aquila, che con i suoi conferimenti rappresenta circa un sesto degli incassi. A tenere banco, l’ultima nota con cui la società ha comunicato al Comune dell’Aquila la proroga tecnica della vecchia convenzione, a cui però, come risultato in Commissione bilancio, la stessa società a applicato degli aumenti anche per quanto riguarda la convenzione ancora in essere 2018-2022. Inizialmente, la convenzione prevedeva un costo di 110 euro a tonnellata per i conferimenti all’impianto di Noce Mattei, mentre le “nuove tariffe” decise unilateralmente prevedono circa 120 euro per il 2021 e 136,50 per il 2022. Diventa così complicato per l’amministrazione comunale sedersi a un tavolo, per chiudere la quadra sulla nuova convenzione, tant’è che il sindaco Pierluigi Biondi aveva parlato di “questioni di natura politica” nel comportamento di Cogesa. Ad ogni modo, la strada del confronto è ancora aperta. L’assessore Fabrizio Taranta, audito nella stessa Commissione, infatti non ha chiuso le porte al dialogo: “C’è un contratto da rinnovare a nuove condizioni – aveva spiegato a IlCapoluogo.it – e siamo disponibili a discuterne, tant’è che eravamo anche vicini a un accordo per il 2023; naturalmente per questioni di programmazione abbiamo bisogno di un orizzonte almeno triennale, ma la questione si è arenata. Siamo pronti a ridiscutere i prezzi e determinare nuove tariffe, anche in funzione di quanto avviene a livello internazionale con i prezzi, ma è chiaro che non può essere una decisione unilaterale: serve una soluzione condivisa. Auspico che la vicenda si risolva presto, perché ne beneficerebbe l’intero territorio e la stessa Cogesa, che senza i rifiuti dall’Aquila perderebbe un sesto degli incassi totali  e l’obiettivo della “prevalenza” necessario per le società in house, che non possono avere più del 20% di attività extra statuto”.
Non resta quindi che verificare quanto accadrà nella riunione di oggi per il controllo analogo.

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