24 gennaio 2017, in ricordo degli amici dell’elisoccorso

“Il 24 gennaio sarà per sempre la giornata della memoria e del vostro ricordo”: il dottore Americo Scarsella ricorda le vittime dello schianto dell’elisoccorso.
“Sono trascorsi sei anni da quel tragico 24 gennaio 2017 eppure le immagini e quei momenti concitati sono rimasti ben impressi indelebilmente nelle nostre menti”. Il dottore Americo Scarsella ricorda le sei vittime dello schianto dell’elisoccorso del 118 che precipitò su Monte Cefalone il 24 gennaio 2017 causando la morte di di tutti i passeggeri. Walter Bucci, Giuseppe Serpetti, Mario Matrella, Davide De Carolis, Gianmarco Zavoli ed Ettore Palanca, questi i nomi delle vittime.
“Nella nostra Centrale 118 sembrava una giornata tranquilla, era un martedi e nulla faceva presagire un’altra grave tragedia dopo la valanga di Rigopiano. Ma non fu così, subito poco dopo le dieci si scatenò il finimondo, ricordo ancora la voce tremante del collega di centrale che mi diceva di partire immediatamente direzione Campo Felice perchè il nostro elicottero era disperso. Partimmo immediatamente con l’angoscia nell’animo ma con la speranza di ritrovare i nostri compagni sani e salvi. Purtroppo non fu così, una folata di vento più forte spazzò per un attimo le nubi fitte che avvolgevano il Monte Cefalone e l’immane tragedia apparve nella sua gravità ai nostri
occhi. I poveri resti dei nostri amici furono recuperati in poco tempo dagli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico del CAI e dal Soccorso Alpino della G.di Finanza. Toccò a noi con le nostre ambulanza su disposizione del P.M. Simonetta Ciccarelli presente sul posto e che ringrazio sempre, riportare a valle con un mesto corteo questi nostri sfortunati compagni. Il Comandante Gianmarco Zavoli, pilota di provata esperienza con all’attivo centinaia di ore di volo, scrupoloso e meticoloso nel suo lavoro. Mario Matrella tecnico di volo, verricellista esperto, preciso e puntuale, appassionato scalatore e arrampicatore. Davide De Carolis, soccorritore del Soccorso Alpino e Speleologico, amante del suo lavoro, anche lui fu tra i primi ad arrivare a Rigopiano. Giuseppe Serpetti, Peppone per la sua mole, esperto infermiere professionale con la partecipazione a innumerevoli interventi, non potrò mai dimenticare tutte le volte che mi hai protetto da qualche energumeno. Valter Bucci, medico rianimatore anche lui membro del Soccorso Alpino, l’amico, l’amicone di tutti per il suo carattere gioviale e pronto con una battutta a sdrammatizzare ogni situazione difficile. Ti ho asciugato il viso, integro, sereno con una espressione di incredulità per quanto accaduto. Non potrò mai dimenticare l’ultimo giorno passato insieme a Rigopiano dove anche lui fu tra i primi ad arrivare. Ettore Palanca, da molti ritenuto a torto responsabile indiretto della tragedia, ho conosciuto sua moglie, persone buone e semplici. Ci sono state inchieste e due sentenze del tribunale, ancora oggi qualcuno ci chiede se era giusto mandare l’elicottero per un femore fratturato, ormai la tragedia si è consumata e ha prodotto i suoi devastanti danni soprattutto alle persone direttamente interessate, ai familiari, alle famiglie, ai figli che hanno perso il sorriso di un caldo e protettivo abbraccio del loro papà. Ormai i se e con i ma nulla può cambiare le cose, resta il ricordo del sacrificio di questi uomini e di ciò che hanno lasciato. Ai familiari , ai ragazzi, il nostro più caro e affettuoso abbraccio, noi vi teniamo sempre presenti nel nostro cuore. Un pensiero particolare a Sandra e Chiara. Per i nostri amici, non vi dimenticheremo mai, il 24 Gennaio sarà per sempre la giornata della memoria e del vostro ricordo“.