Matteo Messina Denaro, opera di street art vicino al carcere dell’Aquila “La mafia fa schifo”

23 gennaio 2023 | 12:35
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Matteo Messina Denaro, opera di street art vicino al carcere dell’Aquila “La mafia fa schifo”

Matteo Messina Denaro, una nuova opera della street artist Laika è comparsa nella notte al confine tra Scoppito e la località Costarelle: raffigura Giuseppe Di Matteo, ucciso e sciolto nell’acido dalla mafia

Matteo Messina Denaro, un’opera di street art nei pressi del carcere Costarelle, dove il boss mafioso è detenuto in regime di 41 bis. “Mafia sucks”, cioè “La mafia fa schifo”, in memoria di Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido proprio dalla criminalità organizzata.

Una nuova opera della street artist Laika, dal titolo “Mafia sucks” (la mafia fa schifo) è comparsa nella notte al confine tra il comune di Scoppito (L’Aquila) e la località Costarelle di Preturo, a pochi metri dalla Casa circondariale del capoluogo, dove da qualche giorno è rinchiuso il boss Matteo Messina Denaro. Il poster da parete raffigura Giuseppe Di Matteo,figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla mafia l’11 gennaio del 1996. Giuseppe è ritratto sul suo cavallo, quasi “a celebrare” la cattura del superboss e mandante del suo omicidio, lo stesso Messina Denaro, detenuto in regime 41-bis.
“Ho realizzato questo poster – racconta l’artista – qualche giorno prima di leggere le parole di Santino, padre di Giuseppe,che dichiarava ‘la vittoria’ del figlio, perché con l’arresto diMessina Denaro tutti gli uomini di quell’efferato delitto cheall’epoca sconvolse il paese intero, sono finalmente incarcere“.
Il titolo dell’opera racchiude esplicitamente il suo significato. “La mafia fa schifo – afferma Laika – non credo servano molte altre parole”.

La street artist, la cui identità non è stata resa pubblica ha poi aggiunto: “Non c’è perdono per persone come MatteoMessina Denaro e per tutto il sistema di cui fa parte. La mafiaè un cancro da estirpare, la mafia è nelle istituzioni, nelleazioni, nella mentalità, nella cultura di certa gente. La Mafiava combattuta quotidianamente denunciando senza paura”.
L’artista ha fatto anche sue le parole di Giovanni Falcone che diceva: “Chi tace e piega la testa, muore ogni volta che lo fa,
chi parla e cammina a testa alta, muore una sola volta”.
Infine un pensiero rivolto al boss e una dedica da parte dell’artista. “Auguri al boss – conclude – divivere – ha aggiunto –sapendo adesso che proprio fuori dalla sua ‘gabbia’ c’èraffigurata una delle sue vittime che esulta per la sua cattura.Dedico quest’opera a Giuseppe, ma anche a Nadia Nencioni, aGiovanni Falcone e Paolo Borsellino. A tutte le vittime dimafia“.

matteo messina denaro
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