La neve fa saltare esami, attività didattiche e laboratori ad Univaq, ma la comunicazione “arriva tardi. E alle persone che arrivano da fuori regione non si pensa?”. Disagi e proteste da parte degli studenti.
Università e disagi, in una delle prime vere giornate di maltempo invernale a L’Aquila. La neve caduta abbondante in città e sul territorio provinciale ha portato l’Università ad annullare le sessioni di esami previste oggi, 23 gennaio, oltre alle regolari attività didattiche e laboratoriali dell’Ateneo. La comunicazione arriva intorno alle 8, quando, tuttavia, in molti – in particolare i numerosi studenti che arrivano da fuori – si erano già messi in viaggio, tra mille difficoltà legate proprio al maltempo.
In molti Dipartimenti la sessione invernale di esami partiva, da calendario, proprio nella giornata di oggi. A L’Aquila, viste le avverse condizioni meteo, le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse per ordinanza comunale, firmata alle 5,30 del mattino: il provvedimento da parte di Univaq invece è arrivato solo in un secondo momento, con pubblicazione sul sito avvenuta alle 10. Da qui le proteste da parte degli studenti, alcuni dei quali hanno appreso della sospensione delle varie attività didattiche mentre erano già in viaggio, o addirittura quando erano già arrivati in Ateneo. “Ci sono studenti che vengono da fuori regione e che pagano le tasse per poi non avere neanche giuste tempistiche sulle vostre decisioni”, scrive una studentessa. Insomma il fascino della neve si scontra, immancabilmente, con i disagi creati in primis alle attività scolastiche.
