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Premio nazionale Paolo Borsellino: “Da L’Aquila una risposta clamorosamente bella”

Premio nazionale Paolo Borsellino a L'Aquila, Leo Nodari: "La risposta della città è stata straordinariamente bella, importante continuare bene".

Premio nazionale Paolo Borsellino a L’Aquila, Leo Nodari: “La risposta della città è stata straordinariamente bella, importante continuare bene”.

È stata la Quarto Savona 15 l’occasione che ha portato a L’Aquila il Premio nazionale Paolo Borsellino, in corso fino a ottobre prossimo. Come ricorda al microfono del Capoluogo.it Leo Nodari, delegato del Premio, proprio nell’occasione dell’esposizione dell’auto della scorta del giudice Giovanni Falcone distrutta nella strage di Capaci, ci fu l’incontro all’Aquila con la dottoressa Roberta D’Avolio, presidente della Giunta esecutiva dell’Associazione Nazionale Magistrati, e con il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, invitato per l’occasione al premio che si svolgeva a Pescara. “Da lì – spiega Nodari – l’idea di tenere anche nel capoluogo abruzzese 14 appuntamenti. Per l’esposizione dell’auto della strage di Capaci, infatti, ci fu un grande riscontro che ci ha molto colpito”.
Quest’anno, però, il Premio nazionale Paolo Borsellino acquista un valore particolare, anche per la presenza nel carcere aquilano del supeboss Matteo Messina Denaro, arrestato dopo oltre 30 anni di latitanza e condannato proprio per la stagione stragista della mafia: “Questo ci ha dato occasione di invitare anche il procuratore antimafia di Palermo, Maurizio De Lucia, che ha condotto le indagini per quell’arresto. L’appuntamento previsto inizialmente è saltato a causa del maltempo, ma il procuratore sarà a L’Aquila in uno tanti appuntamenti previsti. Oltre a De Lucia, infatti, ci saranno incontri con altri magistrati, da Giuseppe Ayala ad esponenti dell’antimafia”.
Appuntamenti qualificanti per un’attività di sensibilizzazione che non perde certo la sua importanza con l’arresto dei capi della “vecchia mafia”: “Paradossalmente il fenomeno ci riguarda ancor di più; abbiamo superato il momento della mafia stragista, che ha perso quel potere militare che aveva, ma c’è una mafia di tipo economico che si espande in tutta Italia, dal nord al sud. Anche a L’Aquila ci sono stati tentativi di infiltrazione nella ricostruzione, ma sono stati sventati grazie alla risposta degli uomini dello Stato. Sappiamo che alle porte della regione bussano le mafie pugliesi, la camorra e non dobbiamo dimenticare che se la mafia siciliana ha perso quel potere militare di cui parlavamo, la ‘ndrangheta invece è ancora molto pericolosa, anche da quel punto di vista”. Insomma, senza cullarsi “nella favola in cui non ho mai creduto di ‘Abruzzo isola felice’, bisogna continuare a tenere alta la guardia”.
Da qui l’importanza di questi momenti, soprattutto con i più giovani: “Come sostiene anche la magistratura, l’educazione rimane lo strumento principale di prevenzione. Sapere che affronteremo diverse giornate con le scuole mi rende felice. Ci siamo resi conto che la città aspettava questo tipo di incontri con temi sensibili. Sono contento che il premio si svolga a L’Aquila, che ha risposto in maniera clamorosamente bella. Lancio un appello ai volontari che vorranno darci una mano, perché credo sia importante continuare bene su questa strada”.

I due appuntamenti di gennaio.

Gli appuntamenti previsti a gennaio sono due, entrambi il 27. Il Palazzetto dei Nobili ospiterà la presentazione del libro del magistrato Catello Maresca, “La banalità della mafia. L’educazione civica raccontata ai ragazzi”. Per la Giornata della Memoria, inoltre, l’Auditorium del Parco ospiterà Fabrizia Francabandera, presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, insieme a Luigi Guerrieri, avvocato e storico, oltre ad alcuni attori del Teatro Paolo Grassi di Milano interpreti di letture teatrali di Primo Levi, scrittore e superstite dell’Olocausto italiano, e di Edith Bruck, scrittrice, poetessa, traduttrice, regista e testimone della Shoah ungherese. Inizialmente l’evento era previsto per il 23, ma poi è stato rinviato a causa del maltempo.
Nell’ambito delle iniziative collegate al premio, il 14 dicembre scorso, alla presenza del Generale dei Carabinieri, Angiolo Pellegrini, comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, uomo di fiducia dei giudici Falcone e Borsellino che ha portato a compimento le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra, si è svolta all’Aquila la cerimonia di disvelamento dell’opera itinerante “Il Sorriso, omaggio a Falcone e Borsellino”, che, su una pietra proveniente dalla Majella di circa 30 quintali di peso, ritrae la storica foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sorridenti scattata dal fotografo Tony Gentile. L’opera resterà all’Aquila per il tutto il 2023.

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