Sulmona non sarà Capitale della Cultura, Di Piero: “Siamo centro di riferimento regionale, ritenteremo”

26 gennaio 2023 | 10:42
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Sulmona non sarà Capitale della Cultura, Di Piero: “Siamo centro di riferimento regionale, ritenteremo”

Capitale italiana della Cultura, fuori Sulmona. Parla Di Piero: “Nella nostra città, da tempo, si fanno attività culturali per tutto l’arco dell’anno. Il nostro era un dossier di proposte concrete. Non escludiamo, un giorno, di ritentare”

C’è Pescina tra le dieci finaliste in lizza per il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura 2025, non c’è, invece, Sulmona: città che aveva presentato la sua candidatura nel segno di Ovidio e di una cultura da rilanciare. L’intervista al sindaco Gianfranco Di Piero: “Siamo amareggiati, ma non escludiamo di ritentare. Sulmona è una città centro di riferimento culturale regionale”

Abbiamo presentato la candidatura nella convinzione che Sulmona avesse le carte in regola per recitare il ruolo di Capitale italiana della Cultura. Quindi, abbiamo curato e presentato il dossier, che contemplava una programmazione culturale di un anno intero. Tra l’altro, tengo a sottolineare che a Sulmona esiste da anni una programmazione culturale di rilievo, ci sono associazioni culturali che operano sul territorio, da decenni, con altissima professionalità nel settore. Fattori che ci avevano fatto ben sperare e che erano stati un incentivo in più nella decisione di avanzare la candidatura”, sottolinea alla nostra redazione il sindaco Di Piero, il giorno dopo la notizia dell’esclusione di Sulmona tra la rosa delle dieci finaliste al riconoscimento.
Un titolo, quello di Capitale italiana della Cultura, che non si limita a mero riconoscimento astratto, ma che – basandosi appunto su proposte di eventi, iniziative e progetti di stampo culturale – si configura per la città vincitrice quale autentico richiamo turistico per (almeno) 365 giorni: gettando le basi per un rilancio territoriale anche a medio e lungo termine.
Già, perché il titolo di Capitale italiana della Cultura significa soprattutto attrattività: investire a 360 gradi nell’immagine della città e del territorio limitrofo. “La nostra proposta era incentrata sulla figura di Ovidio, sull’universalità e sull’attualità del messaggio poetico ovidiano. Oggi non posso nascondere l’amarezza, nostra e dell’intera comunità, ma nulla è pregiudicato in ottica futura”, aggiunge il primo cittadino

Qual era il punto di forza della candidatura di Sulmona e cosa, invece, si potrà migliorare?
“Ritengo che il punto di forza fosse la scelta di promuovere l’universalità del pensiero ovidiano, puntando, quindi, a ciò che è storicamente nostro simbolo e vanto. Ricordiamo che Ovidio è ancora oggi un poeta letto e apprezzato in tutto il mondo ed ha ispirato molte arti liberali. Nella nostra città lo stesso patrimonio artistico e monumentale è ispirato ad Ovidio e viene universalmente apprezzato. Inoltre, alla base del nostro dossier vi era un’importante attività culturale che a Sulmona si svolge realmente nell’arco di un anno intero. Non si tratta di eventi e iniziative elencati per rispondere alla candidatura, ma di appuntamenti che la nostra città ospita annualmente”.
“Per queste ragioni
– conclude Di Piero – siamo convinti che quella intrapresa sia la strada giusta in prospettiva futura: continuiamo a ritenere Sulmona centro di riferimento regionale in quanto ad attività culturali. E non escludiamo che, un domani, torneremo a presentare la candidatura laddove ci sarà consentito, poiché i bandi prevedono che non si possa partecipare consecutivamente. Ora attenderemo le motivazioni della giuria per capire le carenze del nostro dossier. Naturalmente tutto è perfettibile, quindi ci impegneremo per migliorare l’impostazione progettuale della nostra proposta. Faremo tesoro di quest’esperienza e per il futuro chissà”.