Il processo

Rigopiano, in aula la difesa dell’ex Prefetto Provolo: “Tenuto all’oscuro di tutto”

Rigopiano, parla la difesa dell'ex Prefetto, Francesco Provolo: "Tenuto all'oscuro di tutto. Su di lui contestazione fantascientifica".

Rigopiano, parla la difesa dell’ex Prefetto: “Tenuto all’oscuro di tutto. Le informazioni sono rimaste nel ristretto perimetro dei 3 dirigenti della Provincia”.

Il Prefetto è stato tenuto all’oscuro di quanto stava accadendo tra Farindola e l’hotel Rigopiano. L’avvocato difensore dell’ex Prefetto di Pescara Francesco Provolo e della dirigente Ida De Cesaris, per i quali l’accusa ha chiesto rispettivamente 12 e 9 anni di reclusione, il noto penalista Gian Domenico Caiazza, lancia così in aula un vero e proprio macigno contro la Provincia di Pescara, ed in particolare contro alcuni suoi dirigenti, in particolare Paolo D’Incecco, Mauro Di Blasio ed Alberto Giancaterino, che avrebbero tentato di gestire tra loro alcune emergenze che si stavano creando, specie sul fronte della viabilità, in quelle drammatiche ore prima della tragedia. Fino al 17 gennaio la strada per Rigopiano era transitabile, tanto che alcuni ospiti sono stati scortati dall’Hotel al bivio Mirri. La situazione precipita nella notte tra il 17 ed il 18 gennaio, quando la Strada provinciale 8 collassa. Già dalle 7.00 del 18 si segnala la necessità di un turbina, quella della Provincia è rotta, ma – dice Caiazza – nulla di tutto questo viene segnalato in Prefettura e tutte le informazioni restano nel ristretto perimetro dei tre dirigenti della Provincia”.

Non ha risparmiato i colpi alla pubblica accusa, l’avvocato Gian Domenico Caiazza, in difesa dell’ex prefetto Francesco Provolo, al processo per la tragedia di Rigopiano, sul quale pende anche l’accusa di depistaggio.Una contestazione che definirei fantascientifica – ha detto Caiazza – mi è stato perfino difficile costruire un impianto difensivo, perché non si capisce di che cosa viene accusato il Prefetto. Si parla di una telefonata giunta alle 11.38 che sarebbe stata sottratta dalla documentazione, senza tenere conto che non esistono brogliacci sulla circolazione d’informazioni in quelle ore.
Secondo Caiazza la Prefettura avrebbe operato nel pieno rispetto dell’emergenza, con l’attivazione già dal 16 gennaio del CCS, entrato nel pieno delle sue funzioni sì il 18, ma già attivo con tanto di Sala Operativa dal 16 e che la Prefettura agisce in base alle segnalazioni di emergenza che giungono presso gli uffici preposti, così come è stato fatto.
Caiazza ha concluso: “Io spero che questa ricostruzione già di per sé possa valere a restituire onore ad un servitore dello Stato che non ha
compiuto nulla che possa essere messo in connessione con questa tragedia”.

leggi anche
Ccronaca
Rigopiano, il 23 febbraio la sentenza
leggi anche
Ccronaca
Rigopiano, il 23 febbraio la sentenza
Cronaca giudiziaria
Rigopiano, la difesa dell’ex sindaco di Farindola: “Fatto eccezionale, manca nesso causale”
Il processo
Rigopiano, i legali del sindaco di Farindola: “Con la Carta Valanghe la tragedia si sarebbe evitata”
L'anniversario della tragedia
Rigopiano, 29 rose bianche e una fiaccolata in ricordo delle vittime
6°anniversario rigopiano
Rigopiano, dove il tempo si è fermato al 18 gennaio 2017
Attualita'
Rigopiano, 18 gennaio: il processo riparte a 6 anni dalla tragedia
Cronaca
Inchiesta Vate, l’ex assessore Luigi De Fanis ammette la colpa e chiede scusa: pena ridotta
L'iniziativa
Da Verona a Rigopiano in bici per chiedere giustizia, “Stefano non è mai tornato a casa”
Cronaca
Rigopiano, il giorno della sentenza: in ballo 150 anni di carcere per 30 imputati
Rigopiano - le reazioni
Sentenza Rigopiano, le reazioni
L'analisi
Rigopiano, la sentenza sgonfia le condanne “Non riconosciuto il disastro colposo”
L'incontro
Rigopiano, i familiari delle vittime da Giorgia Meloni: “Vogliamo tutta la verità”
Cronaca giudiziaria
Rigopiano, le motivazioni della sentenza: “Il Prefetto si attivò, nessuna colpa per la Regione”