Sanita'

Nuovo acceleratore di radioterapia oncologica: “Cure più efficaci e rapide”

Inaugurato il nuovo acceleratore lineare della Radioterapia oncologica: "Cure più efficaci e rapide, l'ospedale San Salvatore al centro del processo di innovazione".

L’AQUILA – Inaugurato il nuovo acceleratore lineare della Radioterapia oncologica: “Cure più efficaci e rapide, l’ospedale San Salvatore al centro del processo di riorganizzazione e innovazione”.

Alla presenza del presidente della Regione, Marco Marsilio, dell’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, del Manager della Asl 1, Ferdinando Romano, del sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi, del rettore dell’Università Edoardo Alesse e del direttore di radioterapia oncologica, Prof. Giovanni Luca Gravina, si è svolta questa mattina all’ospedale San Salvatore l’inaugurazione del nuovo acceleratore lineare della Radioterapia oncologica, uno strumento, come sottolineato dal presidente Marsilio “cure per pazienti fragili e delicati, come quelli oncologici, assunte in maniera più efficace e produttiva possibile. Voglio ringraziare l’assessore, il direttore generale, e attraverso loro tutta la squadra della dell’Azienda Sanitaria che sta portando avanti questo processo di crescita. C’è un forte impegno anche su un vero e proprio piano industriale di recupero delle liste d’attesa e voglio approfittare di questa occasione per ridarci un nuovo appuntamento, perché non finisce qui: stiamo portando avanti tante altre cose, comprese questioni che erano rimaste ferme da un decennio e quasi abbandonate alla rassegnazione. Con il sindaco Biondi abbiamo condiviso quest’anno la battaglia per andare a ripristinare e a rimettere in campo quei fondi che venivano anche da una donazione della regione Emilia-Romagna, con la quale abbiamo ristabilito i rapporti e ricostruito tutti i passaggi. Siamo ormai siamo arrivati anche alla gara per la centrale 118, che rappresenta un altro passo molto importante per qualificare per far crescere la sanità abruzzese e aquilana in particolare”.
“Vorrei ricordare – ha aggiunto l’assessore Verì – che già dal giugno 2020, attraverso una delibera di giunta, abbiamo stanziato oltre 6 milioni per acquistare gli acceleratori lineari di tutta la nostra regione e vorrei ringraziare il direttore Romano, perché subito dopo ha messo in atto le procedure per acquistare queste apparecchiature; procedure che come sapete presentano un’iter molto lungo. Arriviamo alla giornata odierna in cui non solo possiamo inaugurare questa strumentazione, ma soprattutto possiamo dire che siamo in grado di fare una diagnosi e soprattutto una cura appropriata, perché queste sono apparecchiature all’avanguardia. Questa innovazione va inserirsi in un processo di riorganizzazione generale che come voi sapete corrisponde anche a un aumento del personale, con la possibilità di avere finalmente i primari, non più facenti funzioni o a tempo determinato, ma con contratti a tempo indeterminato. Stiamo portando avanti tutto il piano industriale per quanto riguarda il recupero delle liste di attesa e anche della mobilità passiva. Ho avuto anche modo di confrontarmi attraverso i tavoli nazionali con quelle che sono le realtà delle altre regioni e devo dirvi che la nostra regione è all’avanguardia nella capacità di offerta”.

“Questa – ha sottolineato il sindaco Biondi – è anche un’occasione per una riflessione, perché dobbiamo sempre ricordare da dove siamo partiti; questa è una ASL che è stata fortemente penalizzata negli anni ed è stata sottoposta a un blocco del turnover fissato al 20%. È una ASL che ha subito, unitamente al resto del territorio regionale, ma anche a livello nazionale, i tagli lineari dei posti nelle scuole di specializzazione a cui sono stati applicati in maniera irrazionale i parametri fissati a livello nazionale, come se il territorio come la provincia dell’Aquila fosse uguale a una grande città della Puglia o a un territorio dell’Emilia Romagna, senza le problematiche che vivono questa regione e questa provincia. Quindi saluto con un grande favore questa giornata, così come saluto gli aggiornamenti che ci ha dato il presidente Marsilio sulla centrale del 118“.
“Non possono non condividere la gioia per l’introduzione di questo nuovo macchinario – ha aggiunto il Rettore Alesse – che sposta molto in avanti le capacità di cura di quelle persone che soffrono questo tipo di patologie; questo strumento va a implementare in maniera significativa anche la ricerca”.

Quindi l’intervento del direttore generale della Asl, Ferdinando Romano, che ha sottolineato come la nuova strumentazione rappresenti “di per sé un vantaggio enorme per i pazienti, con i tempi molto più brevi e rischi minori”. Il direttore ha anche illustrato parte del “cambiamento in corso nell’azienda”, con il ringraziamento a Regione e Comune, “perché l’azione congiunta e condivisa ha consentito di dare una dotazione in termini di attrezzature, che siamo già comprando, che consente di qualificare in maniera importante tutta l’ASL”. “Il destino del San Salvatore, ma dico il destino dell’Aquila – ha aggiunto – non dico neanche quello di tornare all’eccellenza del passato, ma è quello di rappresentare un vero polo di eccellenza, che diventi attrattivo. Questo non a scapito delle altre aziende sanitarie della regione Abruzzo, ma sull’immenso perimetro che confina con l’Azienda e che non è in grado di dare ai pazienti quello che gli stessi pazienti chiedono”. Insomma, l’obiettivo è quello di arrivare a un “livello di attrattività che farà dell’Aquila un punto di riferimento per un bacino di utenza che travalicherà i limiti regionali”.

Infine l’intervento del professor Gravina, che ha sottolineato come con quest’ultimo acceleratore, “siamo tornati ad avere un numero di macchine in linea con lo standard nazionale ed europeo”. “Questo – ha sottolineato – è certamente un macchinario di livello e probabilmente in alcune parti rappresenta la macchina più performante che ci sia sul mercato per questa categoria di strumentazione; in questo modo il trattamento è più preciso e questo è importante per noi, perché la precisione è l’elemento fondamentale per il trattamento”. Con l’acceleratore già in uso e il nuovo appena inaugurato, quindi, “ci sarà un grande giovamento per l’utenza oncologica, evitando ritardi nell’inizio dei trattamenti o l’accumulo degli stessi”.

La cerimonia e le interviste.

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