Giovani e futuro, il convegno: una generazione divisa tra NEET e imprenditori

31 gennaio 2023 | 10:23
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Giovani e futuro, il convegno: una generazione divisa tra NEET e imprenditori

Quale futuro per i giovani in Italia? NEET e giovani imprenditori: le due facce di una generazione alla prese con ostacoli e difficoltà, nel convegno a Palazzo Fibbioni promosso da Gioventù Nazionale e Azione Studentesca

Quale futuro per i giovani in Italia? Una generazione divisa tra NEET e giovani imprenditori: le due facce di una generazione alla prese con ostacoli e difficoltà, nel convegno a Palazzo Fibbioni organizzato da Gioventù Nazionale e Azione Studentesca L’Aquila.

Sabato 28 gennaio si è tenuto a L’Aquila, presso Sala Rivera di Palazzo Fibbioni, il convegno Quale Futuro? Una generazione divisa tra NEET e giovani imprenditori organizzato da Gioventù Nazionale Provincia dell’Aquila e Azione Studentesca L’Aquila e a cui hanno preso parte il coordinatore regionale di FdI Etel Sigismondi e il coordinatore provinciale di FdI Pierluigi Biondi. L’incontro moderato da David Filieri, direttore de Il Capoluogo, ha voluto analizzare la condizione dei giovani italiani tramite il confronto e raccogliendo le testimonianze di chi li rappresenta nel mondo imprenditoriale e sindacale e nelle istituzioni politiche.
Al dibattito sono intervenuti, infatti, Eleonora Laurini, presidente ANCE Giovani L’Aquila, Pasqualino Di Cristofano, sindacalista UGL viabilità e trasporti,Simone Di Carlo, vice presidente di Tekneko, e Francesco Di Giuseppe, vice presidente di Gioventù Nazionale.

Diverse le criticità emerse, prima fra tutte la difficoltà delle aziende italiane nel trovare manodopera qualificata di cui avrebbero bisogno, dato che in parallelo si registra una forte distanza dei giovani dal mondo del lavoro che colloca il nostro Paese al primo posto in Europa per la maggior percentuale di Neet. Il record in positivo, invece, è relativo alla voglia di fare impresa dei giovaniitaliani, tra imprenditori e lavoratori autonomi under 35, per cui siamo primi in Europa.
Tra i vari temi toccati ci si è soffermati sull’importanza delle scuole professionali, sul fenomeno della fuga all’estero dei giovani under 40 laureati, sulla necessità di riforme che eliminino ostacoli ed oneri fiscali e burocratici e sull’urgenza di cambiare passo con investimenti mirati sulla formazione delle nuove generazioni, in modo da garantire futuro al made in Italy.