Sport

Arrampicata, Coppa regionale Abruzzo: sfida per il titolo giovanile

L'AQUILA - Coppa regionale Abruzzo di Arrampicata, al via le competizioni giovanili per il titolo presso la sede di Blockland.

L’AQUILA – Coppa regionale Abruzzo di Arrampicata, al via le competizioni giovanili per il titolo presso la sede di Blockland.

Sarà un weekend frenetico per la sede di Blockland: la scuola di arrampicata terrà nella propria struttura la 2° tappa della coppa Regionale Abruzzo, ospitando così manciate di giovani “arrampicatori”: il bouldering (o arrampicata) è una delle discipline sportive più gettonate degli ultimi anni; una prova fisica che non comporta solo il raggiungimento di grandi altezze, ma richiede inoltre concentrazione e fiducia nelle proprie capacità.
Blockland è un progetto nato dalla mente di tre giovani ragazzi, Michele Innocenzi, Andrea Del Vecchio e Elias Iagnemma; quest’ultimo, in occasione delle competizioni, ci racconta quale scenario gli atleti si troveranno ad affrontare.

“La gara si svolgerà in due giorni – afferma Elias – 8 percorsi di varia difficoltà e ovviamente vince chi scala più percorsi in meno tentativi; avremo bambini e ragazzi dagli under 10/U12/U14/U16/U18 e ragazzi più grandi, i senior. È una gara “open”, aperta a tutte le regioni”.
Le gare di bouldering hanno finalmente trovato il loro posto agonistico nel mondo dello sport grazie alle olimpiadi di Tokyo 2020. Sono competizioni complesse, che prevedono strutture artificiali composte da prese o appigli.
Questi punti di ancoraggio costituiscono il percorso; compito dell’atleta è terminarlo nel modo più “pulito” possibile. “Con le olimpiadi l’arrampicata si sta evolvendo tantissimo – prosegue Elias – e i genitori con i social se ne rendono conto, fanno provare i figli. Oggi abbiamo 150, 160 prescritti alla gara; ragazzi che vengono anche da buona parte del Centro Italia”.

Come si delinea un percorso di questo tipo?
“La preparazione – spiega Elias – consiste nel ricreare dei boulder (le “rocce” su cui appoggiarsi) da cui è possibile saltare, coordinarsi. Si parte dalle basi dell’arrampicata, ma anche della ginnastica artistica e ritmica; con le nuove generazioni bisogna insegnare ai ragazzini il movimento a corpo libero: oggi gli appigli sono grandi, ma più distanti. L’atleta è obbligato a saltare. L’arrampicata si sta trasformando ormai in parkour. Il bambino che viene ad arrampicare per la prima volta vede il gioco dell’arrampicata; è con i genitori che si cerca il confronto: se hanno modo di investire sul ragazzo, si investe”.

Dunque ci si aspetta un tipo di preparazione fuori dall’ordinario, soprattutto per i più giovani, che disputeranno una gara all’insegna della competizione, dello spettacolo e dell’entusiasmo.
La prima sessione partirà domani mattina alle ore 9:00 presso la sede di Blockland, con le prime fasi degli under 10.
“I ragazzi di oggi vengono in palestra due ore al giorno – conclude Elias – un giorno lo dedichiamo alla coordinazione, allo stretching (sottovalutato negli anni). Una persona forte di dita, ma con una scarsa mobilità è penalizzato. Loro si allenano tutti i giorni su movimenti diversi. È così che si passa dal gioco all’agonismo”.

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