Le pagnotte di Sant’Agata: condivisione, generosità e tradizione a Castelvecchio Subequo

Il 4 febbraio, la comunità di Castelvecchio Subequo torna a celebrare sant’Agata con il tradizionale rito della benedizione delle “pagnotte”.
La Benedizione delle pagnotte di Sant’Agata: una tradizione che parla di condivisione, generosità, maternità. E che vede nel territorio subequano, in particolare a Castelvecchio, la partecipazione di una intera comunità.
Il 4 febbraio, giorno di Sant’Agata, torna la Benedizione delle pagnotte (a forma di seno) dedicate alla santa. De Nino documenta come, fino alla fine dell’Ottocento, le donne usavano scoprire il petto per fare delle “devote abluzioni” con l’acqua che sgorga nella fonte dove ancora è presente, in condizione malridotte, la chiesa dedicata alla santa, documentata già dalla prima metà del XII secolo, edificata su un tempio pagano.
Ogni anno, ormai da secoli, nel pomeriggio del 4 febbraio, questi pani devozionali a forma di seno vengono bagnati con l’acqua della fonte dedicata alla santa considerata miracolosa per chiedere protezione contro le malattie tumorali del seno e per l’allattamento.
Le pagnotte, infatti, sono anche simbolo di abbondanza e prosperità, e vengono distribuite come segno di generosità e condivisione.

La giornata, organizzata dal centro sociale Lacetelene con i frati francescani, prevede il rito della benedizione e il ricordo del martirio della Santa alle ore 15.00 in località sant’Agata.
Il centro Lacetelene curerà la distribuzione delle pagnotte accompagnate da vino e salsicce.
Alle 17.00 presso la chiesa di San Francesco verrà celebrata la Santa messa e a seguire ci sarà una conferenza su Castelvecchio e Sant’Agata condotta dalla Prof.ssa Cav. Maria Luisa Orlandi e un recital di poesie a tema religioso.
Domenica 5 febbraio celebrazione della Santa messa in Onore di sant’Agata alle ore 11.30 presso la chiesa di San Francesco.