Scontro sull’Autonomia differenziata, botta e risposta tra Marsilio e Fina

Autonomia differenziata, si accende lo scontro politico. Marsilio: “Un Disegno di Legge equilibrato per far crescere tutta l’Italia”. Fina: “Un disastro per l’Abruzzo”.
Autonomia differenziata, si accende lo scontro politico. Marsilio: “Un Disegno di Legge equilibrato per far crescere tutta l’Italia”. Fina: “Un disastro per l’Abruzzo”.
Governatori e politici divisi sul tema dell’Autonomia differenziata dopo il via libero al testo da parte del Cdm.
La posizione del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “Da una prima lettura del testo sull’autonomia licenziato in Consiglio dei Ministri emerge un Disegno di Legge equilibrato che ha l’obiettivo di far crescere tutta l’Italia. Finalmente verranno determinati i livelli essenziali delle prestazioni con conseguente indicazione di fabbisogni e relativi costi, superando la pratica della spesa storica che è stata vero motivo di divisione dell’Italia, scavando nei decenni un solco tra le diverse aree del Paese. Vengono salvaguardati i principi della coesione e della perequazione, che ora bisognerà alimentare con fondi adeguati. Nel processo di concessione dell’autonomia viene valorizzato il ruolo del Parlamento, che avrà non solo il modo di esprimere con il voto finale il proprio giudizio di sintesi, ma parteciperà alla fase di costruzione dell’intesa e di indicazione dei limiti e delle condizioni da poter concedere”.
“Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dimostrato di saper trovare la sintesi su un argomento che da decenni accapigliava politici, accademici, opinionisti e giornalisti in un infinito, estenuante e spesso sterile dibattito. Per la prima volta un Governo si assume la responsabilità di fare una proposta chiara sulla quale tutti potranno confrontarsi e partecipare al dibattito, con l’obiettivo, dove serve, anche di migliorarla, uscendo dalle secche dei tatticismi che hanno tenuto ferma l’Italia, che non solo non hanno permesso di attuare l’autonomia dove questa veniva richiesta, ma neanche minimamente di colmare le differenze”.
Assolutamente contrario, invece, il senatore Pd Michele Fina.“L’autonomia differenziata così come appena approvata dal Consiglio dei ministri sarebbe la pietra tombale della coesione del Paese. I cittadini delle regioni del Mezzogiorno, Abruzzo compreso, accumulerebbero più ritardo di quello che già scontano nei servizi essenziali, come l’istruzione e la sanità. Quanto espresso, lodando il provvedimento, dal Presidente Marsilio è semplicemente lunare”: dichiara il senatore, segretario del Pd Abruzzo.
Fina prosegue: “Personalmente, come tutto il Pd, mi batterò perché il percorso dell’autonomia differenziata, così come è stato delineato, non veda mai la luce. È inammissibile che una riforma del genere nasca senza la determinazione delle risorse necessarie a garantire l’equilibrio finanziario a garanzia del territori più deboli, marginalizzando da subito il ruolo del Parlamento. Non siamo contrari in premessa a forme di autonomia, purché si attuino con la premessa invalicabile di non sottrarre risorse e opportunità ai più vulnerabili, a beneficio dei più forti, come la Lombardia e il Veneto. Marsilio si acconcia nelle sue dichiarazioni alla ragion di partito, contribuendo ad accontentare le richieste elettorali della Lega, dimostrando una volta di più di anteporre il suo ruolo di esponente di un partito politico più che di primo cittadino della regione che amministra: un caso unico in tutto il Paese. Non avremo evidentemente al nostro fianco il Presidente della Regione nella battaglia contro l’autonomia secessionista, ma naturalmente la combatteremo comunque, con tutte le nostre forze. La combatteremo anche per Marsilio che, è evidente, ha altre priorità, che non sono certo quelle delle e degli abruzzesi”.