Sarà il Festival sognato da Amadeus: Leonardo De Amicis racconta Sanremo

Quarto Sanremo come direttore d’orchestra per il maestro aquilano Leonardo De Amicis: “Sarà un festival straordinario, innovativo, con spazio per i classici e le nuove tendenze”.
“La musica è magia, è emozione, fa sognare e rende tutto più bello. Dal palco di Sanremo questi sentimenti sono amplificati, tanto da rendere meravigliose anche sensazioni come la frenesia e la fatica di queste ore che precedono la prima. Sono felice e grato per aver avuto anche quest’anno la possibilità di dirigere questa orchestra meravigliosa!”. Una telefonata allegra e colorata quella del Capoluogo al direttore d’orchestra aquilano Leonardo De Amicis, per un’intervista a caldo, poco prima che si alzi il sipario sulla 73esima edizione del festival italiano per eccellenza: Sanremo.
Per il maestro Leonardo De Amicis è il quarto Sanremo: quest’anno finalmente senza restrizioni Covid. C’è grande fermento in attesa della prima, martedì 7 febbraio. Continuerà a seguire tutta la parte musicale, dagli stacchi alle esibizioni di ospiti e conduttori, mentre interpreti in gara e cantautori invece hanno il loro direttore. “È straordinario aver rivisto finalmente la città nella sua bellezza: piena di gente, di iniziative, di manifestazioni collegate al Festival. Possiamo lavorare finalmente con tranquillità, dopo le ultime edizioni rese molto difficili dalla pandemia. È stata dura, ma abbiamo comunque reso ogni edizione un evento unico e irripetibile: tecnicamente, il mio compito è sempre lo stesso, legato alla composizione musicale dell’orchestra, ovviamente di anno in anno cambia qualcosa, di pari passo con i cambiamenti nel modo di suonare”. Amadeus quest’anno è particolarmente attento ai più giovani, con l’obiettivo di avvicinarli all’evento nazionalpopolare per eccellenza tanto che, per la prima volta, il Festival è sbarcato sul social più di tendenza del momento: Tik Tok. .
“Questa versatilità dei linguaggi è molto importante, ed è il successo di Amadeus. Dobbiamo tener presente che il pubblico è variegato, non solo dal punto di vista anagrafico: dobbiamo pensare ai trend del momento, ma senza dimenticare i classici”. Sarà straordinaria, moderna e luminosa anche la scenografia: sul palco quest’anno l’orchestra diretta da De Amicis avrà come contorno un’enorme cupola luminosa. La scenografia di questa edizione porta la firma di un’altra presenza cara al Festival; è stata immaginata, disegnata e progettata ancora una volta dall’architetto Gaetano Castelli e dalla figlia Maria Chiara. “Castelli è straordinario – continua De Amicis – la scenografia di quest’anno è semplicemente un sogno, e sono certo che sarà così per tutti, non solo per noi che ci lavoriamo intorno. Sono sempre molto onorato di far parte di questa squadra, di poter partecipare a un evento così importante, così iconico per il nostro Paese che racconta la storia della musica italiana, ma anche della nostra cultura e delle nostre tradizioni. È un appuntamento imperdibile, per tutti, senza alcuna distinzione”, chiarisce De Amicis.
E in attesa che si alzi il sipario, anche un ‘Arrivederci presto a L’Aquila’: “Saranno giorni impegnativi, preludio di altre cose molto belle: finito Sanremo tornerò a L’Aquila per ricominciare ad occuparmi della mia città, ci sono tanti progetti, non vedo l’ora di poterne parlare nel dettaglio”.
