Sant’Agata, la tradizione che nasce da un naufragio scampato: la storia delle famiglie Fiamma

Sant’Agata, protettrice delle donne, della salute del seno: ma invocata anche per salvarsi dai pericoli del fuoco e omaggiata anche per un naufragio scampato.

Accade così che, a Casale di Scoppito, si festeggi una ricorrenza proprio nel giorno di Sant’Agata: dalla tradizione orale non sembra esserci correlazione tra la festa e il giorno del 5 febbraio, giorno della Santa appunto.
Ma ormai le due tradizioni si fondono e si accompagnano, l’una con l’altra.

A parlarci di questa tradizione è una delle persone che mantiene viva questa tradizione: “Da quando ho memoria io, che di anni ne ho sessanta, esiste da sempre. Saranno passate già tre o quattro generazioni da quando, il 5 febbraio, ci riuniamo per questa festa. Nonni e bisnonni raccontavano che un compaesano si salvò da un naufragio e che, tornato a casa, volle fare un banchetto con la sua gente per festeggiare il miracolo ricevuto”.
La festa si articola in due parti principali: la parte religiosa con una messa e benedizione del pane, e la parte conviviale e “mangereccia”.
“La festa la facciamo sempre il 5 febbraio , che sia o no di domenica. La differenza è che quando la ricorrenza cade di domenica, la messa viene fatta all’altare maggiore dell’Abbazia di San Bartolomeo, mentre negli altri giorni della settimana la celebrazione si sposta ad un altro altare, sempre della stessa chiesa, che è proprio dedicato a Sant’Agata (appunto la Santa del giorno)”.
Al termine della celebrazione liturgica viene benedetto il pane e ci si ritrova a festeggiare nella piazzetta principale di Casale, dove viene allestito un ricco tavolo di vivande.

Oggi, dopo decenni, la piccola comunità della frazione di Casale si ritrova in compagnia, anche solo per un bicchiere di vino o per una semplice chiacchierata, in nome di una tradizione di cui le radici forse sono troppo lontane per essere certe.
Ma alla fine che importa se non sia nitida e definita l’origine di questa festa, se si è riusciti a mantenere la condivisione e l’aggregazione di una comunità che ancora ha voglia e piacere di ritrovarsi.