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Terremoto Turchia, UnivAq offre aiuto a 2 università siriane

8 febbraio 2023 | 16:49
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Terremoto Turchia, UnivAq offre aiuto a 2 università siriane

Terremoto Turchia: la solidarietà di UnivAq. Dalle macerie ancora speranze: estratti due bambini vvi dopo 52 ore. Oltre 11 mila le vittime accertate.

A quasi 4 giorni dal terribile terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito Turchia e Siria continua la corsa contro il tempo e il freddo per rintracciare eventuali sopravvissuti ancora sotto le macerie. Le vittime stimate a oggi sarebbero oltre 11.700. Univaq sta offrendo il suo aiuto alle popolazioni colpite, in particolare a due atenei siriani con cui è attiva da tempo una proficua collaborazione.

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L’Università degli Studi dell’Aquila intrattiene da molti anni rapporti di collaborazione e cooperazione con due atenei siriani, l’Università di Aleppo e l’Università di Ebla, che si trovano proprio nella zona maggiormente colpita dal terremoto, “e farà tutto ciò che è nelle proprie possibilità per offrire aiuto e supporto”, si legge sulla pagina Facebook dell’ateneo aquilano. Il rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, a nome di tutta la comunità accademica, ha espresso sentimenti di profondo dolore per le conseguenze del forte terremoto che ha colpito, lunedì 6 febbraio, l’area al confine tra Turchia e Siria, con epicentro a Kahramanmaras, e ha manifestato vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, in particolare alle famiglie delle vittime, il cui conto sta drammaticamente salendo man mano che proseguono le operazioni di soccorso.

Dai luoghi colpiti dal terremoto in Turchia, però continuano a emergere storie e immagini incredibili che fanno ancora sperare. In Siria una bambina di 8 anni è stata salvata dopo 40 ore intrappolata sotto le macerie a Salqin, una città nel nord-ovest della Siria. In un video si vede il recupero da parte dei soccorritori della bambina con gli occhi sbarrati per lo shock, ma in buone condizioni di salute. Ad Hatay, in Turchia, uno dei luoghi maggiormente colpiti, un bambino di 8 anni è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato dopo circa 52 ore. Lo riporta la Bbc. Il piccolo, Yigit Cakmak, è stato estratto dal palazzo e accompagnato dalla madre, che lo ha accolto con un grande abbraccio. A Kahramanmaras, città praticamente rasa al suolo dalla forza distruttrice del sisma, una bambina di un anno e mezzo, la piccola Masal, è stata salvata dai soccorritori dopo 56 ore sotto le macerie. Masal, il cui nome in turco significa “fiaba”, è stata nutrita dal latte materno. Anche la madre è stata salvata insieme alla bimba. Finora sono state messe in salvo oltre 8 mila persone: recuperati dopo 28 ore sotto le macerie anche una donna e i suoi tre figli. Squadre e mezzi di soccorso stanno giungendo da tutto il mondo. Il sisma ha colpito e devastato un’area che si estende per 450 chilometri.

terremoto Turchia

Degli italiani presenti in Turchia al momento della tragedia l’unico disperso è Angelo Zen, 50enne, tecnico specializzato in macchinari per l’oreficeria residente in Veneto, si trovava in hotel a Kahramanmaras al momento del terremoto. L’ultimo contatto con la famiglia risale a domenica, alla vigilia del sisma. “È irrintracciabile, non sappiamo dove sia né cosa gli sia accaduto e siamo in contatto costante con la famiglia”, ha affermato il ministro degli esteri Tajani. “Le notizie tutte molto imprecise, non sappiamo dove fosse al momento della scossa né se si trovasse nell’albergo” crollato.

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Da Hatay arriva anche la storia raccontata dal Capoluogo di una giovane ragazza turca che nel 2011 era a L’Aquila in Erasmus.

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