L’AQUILA – Audizioni di UPI, ANCI e Pari opportunità in Commissione Statuto sulla nuova legge elettorale. Opposizione pronta a chiedere nuove audizioni entro lunedì prossimo.
Pomeriggio di lavori in Commissione speciale per l’attuazione e le modifiche allo Statuto, per le modifiche alla legge elettorale e per lo studio del regionalismo differenziato, presieduta da Umberto D’Annuntiis. Sul tavolo, proprio le modifiche alla legge elettorale promosse dal Presidente della Regione, Marco Marsilio, e avversate dall’opposizione, che critica merito e metodo. Oggi in commissione Statuto le audizioni delle rappresentanze di UPI (presidente Angelo Caruso), ANCI (Gianguido D’Alberto) e Pari opportunità (Maria Franca D’Agostino).
Il presidente Caruso ha valutato la questione “in prospettiva”, rispetto alle interlocuzioni in atto con Governo e ministeri coinvolti nella riforma delle province e l’applicazione del autonomia differenziata per le Regioni: “Nel momento in cui si va in quella direzione – ha spiegato Caruso a IlCapoluogo.it – è chiaro che tante questioni sulla nuova legge elettorale vanno a cadere. Pensiamo che il Consiglio regionale diventerà una sorta di Parlamento con molte funzioni legislative e di programmazioni dello Stato. In uno scenario come questo che rappresenta un salto epocale, sarà importante la competenza, più che la provenienza degli eletti”. Da questo punto di vista, quindi, il collegio unico non dovrebbe rappresentare un problema.
Dalla presidente Pari opportunità, invece, una proposta migliorativa che garantisca l’alternanza in lista del 50% e modifiche che limino i limiti della norma. Per l’ANCI Abruzzo, è stato il presidente Gianguido D’Alberto a esprimere quelle che sono le criticità evidenziate dai sindaci: “Quelle di cui stiamo discutendo oggi sono modifiche che vanno a trasformare in maniera sostanziale l’assetto attuale – ha evidenziato D’Alberto – e che cambiano profondamente il rapporto tra l’istituzione regionale e le comunità locali. Per questo riteniamo che il tempo del confronto extra consiliare non possa e non debba essere compresso ma, al contrario, allargato attraverso un’interlocuzione sui territori da parte della commissione statuto, che tenga conto di tutte le problematiche. Infatti nell’audizione abbiamo sollecitato l’intervento anche su un tema molto sentito dagli amministratori locali e relativo all’ineleggibilità alla carica di consigliere regionale dei sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 2000 abitanti”. Rispetto alla modifica dell’attuale legge elettorale regionale, nel corso della sua audizione D’Alberto ha evidenziato come a preoccupare maggiormente sia l’introduzione del collegio unico che, senza appositi correttivi, rischia di incidere negativamente sulla rappresentanza e rappresentatività dei territori, in particolare, delle aree interne, oggi garantita, dall’equilibrio nella distribuzione su base provinciale.
A margine della riunione, l’opposizione, con il capogruppo PD Silvio Paolucci, conferma le critiche, richiamando i rilievi dell’Ufficio legislativo del Consiglio regionale: “Va in conflitto con lo Statuto regionale su più punti, non assicura parità di accesso alle cariche elettive, né un’equa attribuzione dei seggi e non garantisce le minoranze. Il Presidente uscente che si scrive la legge elettorale a meno di un anno dal voto è una chiara provocazione e da parte nostra non c’è possibilità di discuterne”.
Prossimo appuntamento, quindi, lunedì prossimo, termine ultimo per chiedere ulteriori audizioni.