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Stefano La Rovere, il mago abruzzese dei robot di Amazon

11 febbraio 2023 | 11:30
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Stefano La Rovere, il mago abruzzese dei robot di Amazon

Dietro i robot di Amazon c’è un cervello tutto abruzzese: quello dell’ingegnere Stefano La Rovere.

A metà degli anni 90, nella patria del turbo capitalismo, ovvero gli Stati Uniti, un imprenditore lungimirante come Jeff Besos, fondò la sua creatura Amazon, nel campo promettente dell’E-Commerce, destinato a divenire un gigante internazionale nel settore e facendone divenire uno degli uomini d’affari più ricchi del pianeta.

Un impero prima settoriale, nato per vendere un bene prezioso come i libri, divenuto poi un vettore generalista, che ha rivoluzionato il mercato della distribuzione, in tutte le latitudini. Ora la multinazionale, che ha sede a Seattle, nello Stato di Washington, ha aperto centri distributivi nel mondo ed anche in Italia, inaugurando nel 2022, in Abruzzo, a San Salvo (CH). In questo quadro dinamico, pur se lambito dalla crisi, che annuncia sì la crescita del fatturato, ma con l’entrata del titolo in borsa e la ricerca spasmodica di più elevati profitti, provoca anche ristrutturazioni e licenziamenti, in alcuni Paesi. In più arrivano altresì le denunce sulle dure condizioni di lavoro, sugli orari e la sicurezza nelle sue strutture produttive, quasi ricordando la catena di montaggio “fordista”, delle famose scene del film “Tempi Moderni”, di Charlie Chaplin.

Un’immagine, per introdurre il nostro giovane dirigente abruzzese, responsabile di tutto il “cuore robotico “europeo, del gruppo americano: l’Ing. Stefano La Rovere, nato a Chieti, nel 1983, ma di brillanti studi aquilani, presso la rinomata Facoltà di Ingegneria del Capoluogo, con la sua specializzazione in meccanica, seguita poi da altri corsi e stage, che lo hanno subito segnalato alle società di selezione del personale. Queste lo hanno proposto per i colloqui con le migliori aziende, approdando prima in una grande multinazionale come la Procter & Gamble e poi nella famosa Amazon. Qui come Capo dell’UE Ingegneria Avanzata e poi “Direttore WVV Robotics Tecnologia Avanzata”, con sede nel Granducato del Lussemburgo, nel cuore dell’Europa comunitaria. Dopo varie esperienze in altri Paesi come Francia e Belgio, esperto nella “Distribuzione fisica, personalizzazione ed E-commerce Leader UE”. In sostanza il giovane ingegnere abruzzese, come si legge nel suo profilo, ha ricevuto il compito di “creare e guidare il Dipartimento Europeo d’Ingegneria Avanzata di Amazon, per sviluppare la prossima generazione di Realizzazione Amazon”. A tal fine un ruolo strategico, per “costruire il team e raggiungere la missione di identificare, acquisire, inventare, sviluppare e implementare tecnologie di nuova generazione in meccatronica avanzata e sistemi orientati verso l’autonomia, per migliorare la sicurezza, l’efficienza/produttività e ridurre i costi”. Con tutto questo bagaglio formativo sempre più avanzato, per individuare altresì, “i gruppi di ingegneria e di ricerca per fornire il Masterplan della tecnologia”. In alcune conferenze internazionali, specie in ambito universitario, l’Ing. La Rovere ha illustrato e motivato agli studenti ed agli operatori una tale strategia d’azione e di crescita, altamente dinamica, non solo per “Pensare in grande”, ma anche nel “Pensare fuori dagli schemi”, per “Continuare a imparare cose nuove” e “Portare valore in tutto ciò che facciamo”, che poi traspaiono nella stessa comunicazione globale del suo Gruppo e nella stessa sponsorizzazione di eventi mediatici. Il mondo del lavoro, specie con i giovani in cerca di prima occupazione aspettano però segnali concreti sui territori, come per il nuovo stabilimento aperto a San Salvo, nel chietino Qui sono previsti ben mille assunzioni, nel triennio, avendo avuto come prima commessa la distribuzione di una guida di viaggio, quasi di altri tempi, per l’Abruzzo e il Molise. In particolare, alla sua inaugurazione, l’A.D. Amazon-Italia Logistica, Lorenzo Barbo, ha riassunto la presenza decennale della multinazionale in Italia, con circa 60 siti, a fronte di oltre 14mila addetti, prevedendone altri 3mila, negli anni successivi, come quello gemello in cantiere a Jesi, nelle Marche. Il problema resta la loro localizzazione solo nelle aree a più alta intensità demografica, di servizi logistici e di reti, che penalizzano ancora una volta le aree interne del Paese. Proprio il Comune di San Salvo, (passato in 70 anni dai 4.243 ab. ai 19.445 del 2020), è in netta controtendenza rispetto alle nostre spopolate aree interne abruzzesi, segnalando come lo sviluppo privilegi le aree costiere e gli snodi territoriali a più alta concentrazione di infrastrutture, di opere e di utenza potenziale. Questo richiesto dal mercato, mentre i soggetti pubblici dovrebbero favorire anche il riequilibrio verso i territori più fragili, come quelli montani, per evitarne l’ulteriore spopolamento.