Palloncini e poesie per l’ultimo saluto a Lorenzo Di Fabio

Palloncini bianchi e colorati, fiori e poesie per l’ultimo saluto al giovane Lorenzo Di Fabio. La bara bianca esce da Collemaggio con un lungo applauso.
“La tua risata non ci abbandonerà mai”: una folla commossa ha accompagnato il giovane Lorenzo Di Fabio, morto a soli 13 anni, nel giorno dell’ultimo saluto.
Una giornata di sole, palloncini bianchi e colorati per salutare un giovanissimo aquilano, pieno di vita, strappato troppo presto all’affetto e all’amore dei suoi cari. Lorenzo Di Fabio se ne è andato per un malore improvviso, un problema all’aorta – ha stabilito l’autopsia richiesta dalla Asl – che non gli ha lasciato scampo. “Proteggi mamma Simona, adesso che sei con papà Massimo”, ha detto nell’omelia don Nunzio Spinelli. Nel 2017 la famiglia era asta scossa da un altro gravissimo lutto: Lorenzo aveva solo 8 anni quando morì, a causa di un incidente stradale il papà, Massimo Di Fabio. Erano presenti tanti compagni di scuola, la Carducci, ordinati e composti, con un fiore in mano un palloncino, una poesia, un ricordo per il loro caro amico. C’erano i professori, gli amici, c’era mamma Simona stretta in un abbraccio corale. Durante la funzione è stata letta la poesia di Henry Scott Scottland “La morte non è niente”.
La morte non è niente. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
C’è una continuità che non si spezza.
Cos’è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!
Quando il feretro è uscito dalla Basilica un applauso e il lancio dei palloncini. Ciao Lorenzo, stai vicino alla tua mamma!