Campo Imperatore, Campo Felice e Ovindoli, ora il turismo decolla: tutti pazzi per le montagne d'Abruzzo

In migliaia scelgono le montagne d’Abruzzo nel weekend dell’11 e 12 febbraio: la stagione turistica invernale decolla dopo un inizio complicato, a causa dell’assenza di neve. Boom nell’altopiano delle Rocche, tra Campo Felice ed Ovindoli: pienone anche sulle piste di Campo Imperatore. L’unica nota stonata resta, ancora una volta, il caos parcheggi.

Campo Felice, Ovindoli, Campo Imperatore, Roccaraso. Un weekend bianco in Abruzzo per migliaia di turisti, molti dei quali arrivati da fuori regione, per godersi le vette imbiancate. Sul fronte aquilano, sono l’Altopiano delle Rocche e Campo Imperatore le mete protagoniste del fine settimana trascorso, poi c’è l’Alto Sangro, con Roccaraso a guidare il turismo dell’intero comprensorio. E se a Milano, alla BIT, si parla di politiche e strategie turistiche regionali, sulle montagne abruzzesi il turismo si fa e, in questo modo, risolleva un comparto ferito da Covid19 e dalla neve tardiva.
Campo Felice ed Ovindoli hanno registrato, infatti, circa 10mila presenze sia sabato che domenica, mentre in migliaia si sono divertiti sotto il sole di Campo Imperatore, approfittando del weekend di stabilità e bel tempo.
Una vera e propria boccata d’ossigeno dopo due stagioni e mezzo mancate, causa pandemia, e in seguito all’inizio travagliato della stagione corrente, in cui la neve si è fatta a lungo desiderare, condizionando l’intero periodo delle festività di Natale.
Soddisfatto Dino Pignatelli, del Centro turistico Gran Sasso: “Weekend pienissimo, con persone giunte da tutto l’Abruzzo e dalle regioni limitrofe. Iniziamo a vedere buoni numeri, ma resta il vuoto delle festività natalizie, quando l’assenza di neve ci ha costretto a chiudere. Ora speriamo di poter andare avanti fino a a fine aprile”. E si spera, magari, di arrivare alla data in cui è in programma l’arrivo del Giro d’Italia, il prossimo 12 maggio.

Cambiando versante, è l’Altopiano delle Rocche a far registrare grandi numeri. Tutti pazzi per Campo Felice ed Ovindoli, località che hanno riaperto gli impianti nella seconda metà di gennaio. Il pienone del fine settimana appena alle spalle ha visto piste e strutture ricettive sold out, non solo perché – spiega Giancarlo Bartolotti di Monte Magnola Impianti – “continua ad esserci grossa richiesta. Dopo un periodo difficilissimo, caratterizzato dall’assenza della neve, ne avevamo davvero bisogno. È bello vedere le nostre stazioni tornare a riempiersi”. Adesso si raccoglierà ciò che di buono arriverà: ad incominciare dalla nevicata prevista già dalla prossima settimana, ma “noi saremo preparati e siamo già pronti a sparare con la neve programmata”.

In foto Ovindoli

Campo Felice

Non ci sono, tuttavia, solo belle notizie. Perché, come rimarca Bartolotti, “continuiamo ad avere un problema non di poco conto, quello legato ai parcheggi. Siamo sottodimensionati in fatto di posti auto: la gente arriva a fiumi in questi weekend, ma dove può lasciare la propria auto in sosta? Se si vuole fare turismo ed evitare strade bloccate e parcheggi selvaggi, con tutte le conseguenze del caso, la prima cosa di cui c’è bisogno sono proprio i parcheggi: senza questi si crea un danno per l’intera collettività. Da anni lamento questa criticità, bisogna intervenire”, ha evidenziato Bartolotti, in riferimento al problema che si riscontra puntualmente ad Ovindoli e che – come più volte sottolineato dal Capoluogo, raccogliendo anche segnalazioni di numerosi utenti – è fonte di caos e disordine anche a Campo Imperatore.

Una criticità da affrontare quanto prima, quindi: intanto l’Abruzzo si gode un turismo sulla rampa di lancio, finalmente anche per il settore montagna.
La spinta turistica, che quest’anno sta beneficiando della ripresa di eventi, feste e tradizioni dopo la lunga pausa determinata dal Covid19, in Abruzzo ha anche una marcia in più: quella della visita di Papa Francesco a L’Aquila, avvenuta solo 6 mesi fa e i cui effetti – anche grazie al dono fatto dal Pontefice, che ha prolungato di un anno intero l’indulgenza plenaria – continuano a rendere il capoluogo regionale meta turistico-religiosa di primo piano.