L'aquila

Fondi per minori entrate, scontro PD e amministrazione: “Un libro dei sogni”

Le proposte del PD e la replica del sindaco Pierluigi Biondi e del vicesindaco Raffaele Daniele. Lo scontro sull'utilizzo dei fondi per le minori entrate dovute al sisma 2009.

Le proposte del PD e la replica del sindaco Pierluigi Biondi e del vicesindaco Raffaele Daniele. Lo scontro sull’utilizzo dei fondi per le minori entrate dovute al sisma 2009.

Sperimentazione di un servizio di trasporto pubblico locale ‘quasi gratuito’, prevedendo abbonamenti annuali da 30 euro per tutti i cittadini, senza limiti reddito o fascia oraria, ammodernamento delle fermate e digitalizzazione del servizio; riduzione della TARI di almeno il 10%, da subito e un contributo straordinario ad ASM per consentire il potenziamento della raccolta differenziata. Sono alcune delle proposte illustrate stamane, in conferenza stampa, dal Partito democratico dell’Aquila per utilizzare in modo virtuoso i fondi aggiuntivi assicurati dal Governo all’amministrazione comunale per le maggiori spese e le minori entrate dovute al sisma del 2009; parliamo, nello specifico, rispetto allo stanziamento consolidato negli ultimi anni, di 10 milioni aggiuntivi a valere sul 2023, 8 milioni a valere sul 2024 e 5 milioni a valere sul 2025. A presentarle, i consiglieri comunali Stefano Palumbo, Stefano Albano, Eva Fascetti e Stefania Pezzopane, la segretaria del Pd dell’Aquila Emanuela Di Giovambattista e il referente del tavolo Politiche sociali della Costituente ‘L’Aquila domani’ Alessandro Tettamanti.

“Stare all’opposizione – replicano sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e del vicesindaco, con delega al Bilancio, Raffaele Daniele – evidentemente stimola la fantasia e la creatività che gli esponenti del Pd aquilano sfruttano per mistificare la realtà. I fondi per le minori entrate e le maggiori spese legate al post sisma stanziati dal governo, per la prima volta con valenza pluriennale, inseriti in legge di bilancio e aumentati rispetto agli anni scorsi, hanno una finalità ben precisa e non possono essere impiegati per riempire il loro libro dei sogni. Gli stanziamenti non possono essere utilizzati per abbassare le tasse o i tributi locali. Ciò che da cinque anni a questa parte abbiamo fatto, piuttosto, è stato alzare la base imponibile dei contribuenti per ottenere un obiettivo: pagare tutti e pagare meno. – spiegano – Del resto l’aumento della tassa dei rifiuti urbani è uno dei numerosi ‘regali’ ereditati nel 2017. Gli aquilani hanno ancor chiare nella mente le immagini dell’aprile 2016 del presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, scortato dall’allora senatrice Pezzopane, in città per annunciare gli stanziamenti per il riequilibrio di bilancio. Risorse previste con un decreto legge varato a giugno e convertito in legge ad agosto e che portarono a un inopinato aumento dei tributi comunali e delle tasse da parte della precedente amministrazione comunale di centrosinistra. Una delle uscite principali è generata dagli enormi oneri, ulteriormente gravati dall’aumento del caro bolletta e dalla crisi energetica, per la gestione del progetto Case. Una spesa ormai consolidata e che si articola in diverse voci: dalla gestione del verde all’illuminazione pubblica a quella delle strade. Senza contare che bisogna garantire servizi primari, come il riscaldamento nelle scuole, anch’esso gravato da un incremento molto significativo in bolletta. Quanto, poi, alla raccolta rifiuti e al trasporto pubblico locale va ricordato che il primo è gestito da Asm, a cui il Comune versa una somma stabilita da un Piano economico finanziario (Pef) redatto sulla scorta di norme statali stabilite dall’Arera e che tengono conto anche dei costi sostenuti per la differenziata. Non è possibile, come sostengono gli esponenti dem, erogare un contributo all’azienda in maniera deliberata, esulando da quanto stabilito dalla legge. Il tpl, poi, è gestito da una società in house con costi standard coperti da una tariffa per il servizio erogato. A tutti piacerebbe poter utilizzare i mezzi pubblici ‘quasi gratuitamente’, come dichiarano. E perché allora non sognare anche mense scolastiche, trasporto degli alunni, oppure asili ‘quasi gratis’? Sognare non costa nulla quando si prova a fare politica con proposte del genere e fondi garantiti da governi di colore diverso dal proprio. Forse qualcuno ha la convinzione che con i soldi e i sacrifici degli italiani questo Comune possa pensare di truccare le carte. Noi siamo abituati alla concretezza, al rispetto delle regole e all’amministrazione saggia, cercando di trovare soluzioni con le possibilità offerte dalle norme e dalle leggi dello Stato, senza illudere i cittadini con proposte e idee irrealizzabili come quelle lanciate dal Pd che in dieci anni, nonostante abbia ricevuto cospicui stanziamenti, non ha mai operato un taglio delle tasse”, concludono Biondi e Daniele.

Le altre proposte della conferenza stampa PD.

Le proposte avanzate dai dem, elaborate di concerto con alcuni dei tavoli tematici della Costituente già al lavoro, e che saranno, nelle prossime settimane, al centro di un ulteriore percorso di elaborazione dei gruppi di lavoro, sono caratterizzate da due elementi: la necessità di pianificare gli interventi più rilevanti sul piano sociale nel corso degli anni, esigenza già sottolineata per l’utilizzo dei fondi Restart e del fondo complementare al Pnrr aprendo una grande discussione favorendo la partecipazione dei cittadini, e una elaborazione politica che metta al centro l’attenzione e la cura per le esigenze dei cittadini, a partire da quelli più fragili, individuando opportunità nuove per migliorare la qualità di vita in città.
Tra le proposte, infatti, vi è la costituzione di un fondo comunale di garanzia di almeno 300mila euro l’anno da utilizzare per l’anticipazione di quota parte dell’assegno di cura per il sostegno alla disabilità e la non autosufficienza nelle more dei trasferimenti regionali; si propone, inoltre, di incrementare lo stanziamento per il contributo una tantum destinato alle famiglie in stato di indigenza fino a 500 mila euro l’anno. E ancora: viene previsto lo stanziamento di 300 mila euro l’anno per il sostegno alle famiglie che non riescano a saldare le bollette o a pagare la refezione scolastica per i propri figli. Si è pensato, inoltre, ad un contributo di 100 mila euro l’anno come fondo per l’accesso alle attività sportive dei minori, e allo stanziamento di 600 mila euro l’anno per il potenziamento degli asili nido comunali. Si aggiunge l’idea di rilanciare il Festival della Montagna per costruire una strategia condivisa dello sviluppo del Gran Sasso sul piano turistico, sportivo, dell’accoglienza e dell’economia locale. Tra le altre, spiccano infine le proposte per riconoscere un reddito energetico alle famiglie meno abbienti e per garantire il diritto all’abitare favorendo fitti calmierati in una città dove paradossalmente ci sono grandi difficoltà a trovare case in affitto a fronte di un enorme patrimonio immobiliare sfitto per il 55%.
In conferenza stampa, è stata ribadita la massima disponibilità al confronto con tutte le forze politiche di opposizione e di maggioranza affinché si possa addivenire alla elaborazione di un documento condiviso.

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