Il Mais nero di Luca Tarquini ai Soliti Ignoti: da Bazzano a Rai1

Il mais nero di Luca Tarquini da Bazzano arriva in tv: il produttore su rai1, nel programma sulle identità misteriose dei  “Soliti Ignoti”, condotto da Amadeus.

“Mia nonna diceva che portava fortuna e che chi trovava il mais nero poteva baciare chiunque volesse”. Aveva raccontato Luca Tarquini, dell’azienda agricola di Bazzano “Dietro il monte”alla nostra redazione, qualche mese fa. Ed ora il giovane produttore è andato a raccontare la sua passione, diventata una professione, davanti alle telecamere Rai: ospite dell’appuntamento “Soliti Ignoti”,tra le identità misteriose da indovinare da parte del concorrente in gara. La puntata in questione è andata in onda questa sera, domenica 19 febbraio, dalle 20:35. Luca Tarquini ha portato anche il suo mais nero a Roma, dove il programma viene registrato: i prodotti sono stati esposti nel bancone sul quale Amadeus mostra le particolarità che caratterizzano le professioni degli ignoti presenti in ogni puntata. Ma che cos’è il mais nero? Ve lo aveva illustrato Il Capoluogo, intervistando proprio Luca Tarquini.
“Si tratta di un mais antichissimo. La sua presenza a L’Aquila si è attestata per millenni, ma poi è scomparso, perché si tratta di una tipologia che cede facilmente all’impollinazione da altri tipi di mais”.
Poi la scoperta: “Nel 1993 ho trovato casualmente una pannocchia con chicchi neri, appesa dietro una porta, messa lì probabilmente per quei vecchi racconti degli anziani e per lo stesso motivo ho dovuto penare non poco per farmela dare”. Da lì è iniziato un percorso durato quasi vent’anni: “Ho ripiantato tutti i semi, ne erano circa 200, ma il primo anno sono riuscito a ottenerne solo 15 piante con pannocchia nera. Ci sono voluti 19 anni per arrivare a una purezza del 98%“.

Un articolo, insomma, che ha portato fortuna al produttore di mais nero Luca Tarquini, tornato da Roma, dopo la registrazione, felice per aver potuto parlare della sua attività anche attraverso una trasmissione televisiva. E chissà che qualcuno, sentendolo parlare del suo lavoro e di ciò che, con cura e dedizione, produce giorno dopo giorno, non si sia a sua volta innamorato del mais nero.