Sentenza choc su responsabilità vittime sisma 2009, altri due ricorsi

L’AQUILA – Anche i ministeri di Interno e Infrastrutture e gli eredi del costruttore presentano ricorso contro la sentenza choc sulla corresponsabilità delle vittime del terremoto 2009.
L’AQUILA – Anche i ministeri di Interno e Infrastrutture e gli eredi del costruttore presentano ricorso contro la sentenza choc sulla corresponsabilità delle vittime del terremoto 2009.
Dopo il ricorso del Comune dell’Aquila, si aggiungono altre due istanze per l’Appello contro la sentenza del Tribunale civile che assegnava alle vittime del sisma 2009 un 30% di corresponasabilità per non aver abbandonato gli appartamenti in via Campo di Fossa a seguito delle forti scosse precedenti quella devastante delle 3 e 32. Come spiegato dal TGR, a ricorrere in Appello, ciascuno per la propria parte di coinvolgimento in giudizio, anche i Ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e gli eredi del costruttore della palazzina di via Campo di Fossa.
Nello scorso ottobre, era stata la giunta comunale dell’Aquila ad approvare una delibera che dà mandato al legale di presentare il ricorso. Il Comune, infatti, è stato condannato a pagare 13mila euro di spese legali. L’ente parla di un “evidente errore nel verdetto”, sottolineando che “con la sentenza, il tribunale ordinario dell’Aquila ha escluso ogni responsabilità del Comune nella serie causale che portò al disastroso crollo dell’edificio condominiale di via Campo di Fossa 6/B. Il tribunale è invece incorso in un evidente errore nell’addebitare al Comune le spese di difesa degli eredi del progettista dell’edificio crollato, sul quale il medesimo tribunale ha fatto gravare la grave carenza del progetto strutturale e della relazione di calcolo”. Per questo il provvedimento sarà impugnato.