Quota 103, via libera alla presentazione delle domande

22 febbraio 2023 | 18:15
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Quota 103, via libera alla presentazione delle domande

L’Inps annuncia che è possibile presentare la domanda per accedere a Quota 103, la pensione anticipata flessibile introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.

Via alle domande all’Inps per ottenere la pensione con Quota 103, ovvero con almeno 62 anni di età e 41 di contributi.

L’Istituto con un messaggio comunica che il sistema di gestione delle domande di pensione Quota 103 è stato implementato per consentire la presentazione dell’istanza di pensione anticipata flessibile prevista dalla legge di Bilancio. La prima finestra utile per l’uscita è al 1 aprile 2023 per il settore privato in caso di requisiti ottenuti al 31 dicembre 2022 e il 1 agosto 2023 per i dipendenti pubblici. La finestra mobile per chi ha ottenuto i requisiti da gennaio 2023 è di tre mesi per il privato e sei per il pubblico (ma comunque con la prima finestra ad agosto).
Le domande di prestazione possono essere presentate direttamente dal sito internet a questo link, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0) utilizzando i servizi telematici offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge; chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06/164164 (da rete mobile a pagamento).

Come si legge al comma 283 della Legge di Bilancio 2023, l’importo della pensione concessa con Quota 103 non può essere superiore a 5 volte il trattamento minimo previsto, fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni). Chi ha maturato i requisiti per Quota 103 entro il 31 dicembre 2022 avrà diritto alla pensione a partire dal 1° aprile 2023 (1° agosto per i dipendenti pubblici). Chi, invece, matura i requisiti a partire dal 1° gennaio avrà diritto al trattamento passati tre mesi dalla loro maturazione (sei mesi i dipendenti pubblici). La pensione ottenuta con questo meccanismo non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Per chi decidesse di ritardare l’uscita dal lavoro, pur in possesso dei requisiti per Quota 103, è previsto un bonus. Si tratta di un esonero contributivo di circa il 10 per cento, che consente un aumento dello stipendio della stessa misura.

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