Ucraina, un anno di guerra: L’Aquila scende in piazza per la pace



Guerra in Ucraina, venerdì 24 febbraio a Piazza Regina Margherita manifestazione della Assemblea L’Aquila per la pace. L’intervista a Fulvio Angelini (Anpi): “Un anno di guerra è troppo. Non rassegniamoci, vogliamo la pace”.
Guerra in Ucraina, venerdì 24 febbraio alle 18.30 a Piazza Regina Margherita manifestazione della Assemblea L’Aquila per la pace. L’intervista a Fulvio Angelini (Anpi): Un anno di guerra è troppo, alimenta vittime innocenti, povertà, disperazione e una crisi economica che si ripercuote su tutti. Non rassegniamoci, vogliamo la pace”.
“Dobbiamo reagire, non dare nulla per scontato: perché da guerra può nascere altra guerra e violenza. “Non rassegniamoci”, ci insegna Papa Francesco”, ricorda Fulvio Angelini, alla vigilia della manifestazione che vedrà tornare in piazza all’Aquila associazioni, attivisti e semplici cittadini per chiedere la fine delle ostilità fra Ucraina e Russia iniziata un anno fa, il 24 febbraio 2022.

L’Anpi L’Aquila (Associazione nazionale partigiani d’Italia) è una delle associazioni che fanno parte dell’Assemblea L’Aquila per la pace, scesa in piazza anche un anno fa, con una grande bandiera per la pace srotolata per il centro cittadino. Bandiera che tornerà anche quest’anno, sorretta da tante persone.
“Con il movimento internazionale Europe for Peace sono in programma manifestazioni in ogni città. Anche dall’Aquila vogliamo contribuire a fermare la guerra. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta».
“L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, gli Usa, le Nazioni Unite – scrivono i promotori dell’Assemblea – devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta”.
L’intervista a Fulvio Angelini